JAMES SENESE NAPOLI CENTRALE, grinta e talento in un Lumiere di Pisa SoldOut

A cura di Marlene Chiti

Il sold out della data pisana di James Senese Napoli Centrale è giunto forse inatteso ma è tutt’altro che  sorprendente vista la popolarità del personaggio e la longevità della sua brillante carriera, i cui esordi risalgono a metà anni sessanta quando fondò The Showmen, band dalle forti inclinazioni rhythm & blues; il progetto fu poi abbandonato in favore di una ricerca musicale più orientata al jazz e al funk che sfociò nel 1975 nella fondazione dei Napoli Centrale.

È il 19 Aprile e il pubblico al Lumiere di Pisa è eterogeneo, signori in giacca e danzanti signore canute coetanee dei musicisti sul palco, quarantenni casual e, fa piacere notarlo, moltissimi venti-trentenni il che, nonostante la natura di città universitaria di Pisa,  non era da darsi per scontato. Merito senza dubbio anche della promozione incessante operata negli ultimi anni da parte degli organizzatori di Pisa Jazz che hanno reso la città ricettiva per questo tipo di eventi creando una base di pubblico fedele ed interessato.

Anche molto partecipe questo pubblico: balla, incita e applaude con entusiasmo i vari momenti solisti dedicati ai singoli strumentisti.

Rispetto agli album più recenti a firma James Senese, come ‘O Sanghe del 2016, vincitore di Targa Tenco, più cantautorali, malinconici e legati alla forma canzone e alla melodia classica, il live ci porta su atmosfere più vicine al jazz etno funk di qualche anno addietro; i pezzi  più recenti come la title track O’ Sanghe vengono ben accolti ma è quando  sono ripescati dal repertorio passato brani quali Campagna e un’ intensa ‘O Nonno Mio, impreziosita dal suono dell’insolito sax soprano, che si scatenano ondate d’entusiasmo. L’eclettismo del suono di questa band si spinge anche in territori vicini all’elettronica grazie alle sperimentazioni del tastierista Ernesto Vitolo che, divertendosi col vocoder,  introduce echi Kraftwerkiani  in pezzi dal sapore etnico con richiami arabeggianti.

Sul finale, Acquaiò l’acqua è fresca è accolta con un boato giubilante e cantata a  voce spiegata da gran parte dei presenti ma il momento più toccante del concerto si è avuto senza dubbio quando verso metà set Senese ha deciso di ricordare l’amico Pino ”Pinotto” Daniele, che gli attuali membri di Napoli Centrale hanno spesso accompagnato su disco e live, lanciandosi in una sentita versione di Chi tene ‘o mare recepita con commozione dagli astanti..

In finale, un buon concerto dalla durata di un paio d’ore tenuto vivacemente in piedi da signori di una certa età che dimostrano che grinta e talento possono ben più dell’età anagrafica.

Formazione:   James Senese: sax e voce
Ernesto Vitolo: tastiere
Gigi De Rienzo: basso
Agostino Marangolo: batteria

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