“La maggior parte degli animali si presenta con pudore. L’orso pesa da sei a ottocento libbre e se ne compiace. Non ha bisogno di nascondersi. Se fosse una persona, riderebbe rumorosamente in ristoranti tranquilli, indosserebbe abiti sbagliati in occasioni speciali e probabilmente giocherebbe a hockey.” (Craig Childs)
L’orso si è alzato in piedi per mettere in mostra tutta la sua stazza: come già si intuiva dalle sue ultime pubblicazioni ha accantonato lo stile strumentale per dare più spazio e risalto alla voce, creando canzoni più complete e dal sapore nettamente pop. Il sound è sempre però riconoscibile ed è ormai il marchio di fabbrica di Be a Bear: elettrosynth non scontato, tastiere e sonorità anni ‘80, ritmi tribali, una cassa (sempre più) dritta, canzoni che ti emozionano, dai finali esplosivi.
“Climb Your Time” in uscita per La Fame Dischi, è il secondo album di Be a Bear.
9 tracce che fanno viaggiare in terre lontane ballando e pregando con gli indiani d’America, oppure ti mettono davanti a panorami futuristici dove la terra è in serio pericolo o anche dentro un’anonima (e anche un po’ sudicia), discoteca in orario di chiusura. Il tempo, come lo spazio, è quindi importante e va usato bene: bisogna “arrampicarlo”, scegliere gli appigli giusti e sudare per arrivare in cima. Di sicuro la semplicità e la spontaneità sono elementi essenziali anche in questo lavoro. I bambini in copertina sanno divertirsi con poco; i giocattoli che si trasformano in strumenti musicali sono realmente utilizzati in alcune canzoni, così come alcune voci registrate in auto con gli auricolari, canticchiando come si fa mentre si torna a casa dal lavoro.
Ma cosa ci vuole dire Be a Bear? che la musica è anche questo: roba seria che fa riflettere, ma anche divertimento e sperimentazione, emozioni e spiritualità. È vita, la tua vita, quella di tutti i giorni… e ancora: credete sia possibile fare tutto questo solo con un iPhone?
di +o- POP