A cura di Paolo Cunico
È strano come il tempo, una variabile scandita in maniera precisa e insindacabile dall’essere umano, sia forse la misura quotidiana che varia di più nella sua percezione, istante dopo istante. Tutto è legato al tempo, dalla lunghezza di un tragitto in auto alla fatica profusa nel lavoro; non sono tanto i chilometri percorsi o la stanchezza a fine giornata ma è il tempo dedicato ad una certa attività a prevalere come misura rilevante per il nostro benessere.
Negli ultimi 10 anni lo scorrere del tempo ha subito un’importante accelerazione; le meravigliose opportunità fornite dalla tecnologia, come l’accesso all’informazione e la possibilità di svolgere molte delle nostre mansioni quotidiane in qualsiasi momento, ci hanno reso sempre più voraci e impazienti in ogni cosa, anche nella musica.
Chi segue Più o Meno Pop avrà notato che l’attività quotidiana di questa webzine è quella di raccontare la musica principalmente attraverso i live report, le recensioni e le interviste. Tutte attività che richiedono il loro tempo per essere elaborate e prodotte, con l’obiettivo di trasmettere tutta la nostra passione per quello che più amiamo in ogni sua sfaccettatura.
Anche nel nostro piccolo però, dobbiamo spesso confrontarci con un mondo dove l’immediatezza nella produzione e nella condivisone di lavori, idee e opinioni sembra essere diventata ancor più importante della qualità di ciò che viene prodotto e condiviso. Perciò credo che prendersi del tempo per pensare e riflettere è un bisogno quantomai fondamentale nella nostra quotidianità, anche quando si parla di argomenti più leggeri, come la musica.
Da questo pensiero nasce “Live Frames – Priorità ai tempi”, una rubrica che parlerà di musica dal vivo, raccontata attraverso una fotocamera analogica, lontano dall’urgenza dell’avere tutto e subito, aspettando lo sviluppo dei rullini nell’incertezza del risultato.
“Live Frames – Priorità ai tempi” è un progetto nato per caso, con queste foto scattate ai Coma_Cose ed ai Typo Clan allo scorso Lumen Festival, a Vicenza. Due concerti belli, per due band molto diverse. Da un lato i Typo Clan, band che si presenta sul palco al gran completo (con tanto di corista), e dall’altro i Coma_Cose, armati della sola batteria. Il duo milanese è senza dubbio una delle proposte più belle e intriganti nel mare magnum della scena rap/trap italiana, che si trova ad essere headliner della serata, nonostante debbano quasi ripetere l’intera scaletta iniziale, eseguendo dei veri e propri bis a fine concerto.
Anche in questo caso, il tempo si mostra in tutta la sua ambiguità: ci sono band che vanno in tour con un album intero, presentando anche materiale nuovo, e chi invece ha pubblicato solo 9 canzoni. Ma alla fine, l’unica cosa che importa, è che tutti si godano il proprio momento.
Fotocamera: Minolta XG-2
Obiettivo: Panagor Auto Tele 135mm / Vivitar 28mm close focus wide angle
Pellicola: Lomography Lady Grey B&W 400 35mm
Nato sotto la stella dei Radiohead e di mani pulite in una provincia dove qualcuno sostiene di essere stato, in una vita passata, una motosega.