Improvvisazione e rigore, Iosonouncane e Paolo Angeli in tour a Villa Ada – Tutte le foto

© Gloria Imbrogno

IOSONOUNCANE  Paolo Angeli sono due tra le voci più importanti della Sardegna contemporanea. Insieme hanno condiviso il palco di Villa Ada Roma incontra il mondo venerdì 3 agosto, suonando brani dai rispettivi repertori e canzoni della tradizione musicale sarda.

Nella loro musica, carica di elementi ancestrali e di evocazioni difficilmente catalogabili in un genere musicale, si respira l’isola con tutte le sue sfaccettature stilistiche.

Innovatori con radici, Angeli e Iosonouncane costituiscono un esempio importante del come la tradizione debba trovare, nella società attuale, un’evoluzione dei suoi linguaggi arcaici, collocandosi nel difficile confronto con il presente.

La loro è una musica viva dove rumore e silenzio vanno a braccetto, dove la forza di una mareggiata di maestrale porta con sè una risacca in grado di insabbiare i porti. Una voce consumata dal vento ci dice che i mari non sono tutti uguali. L’ultima volta che si sono incontrati questa distesa azzurra era avvolta dalla quiete della bonaccia, da quella sensazione struggente che ti ricorda che devi partire dalla tua terra per il gusto dell’avventura.

Il chitarrista di Palau e il cantautore di Buggerru si sono conosciuti quattro anni fa e hanno collaborato in un brano di DIE, capolavoro accolto dalla critica come uno dei dischi italiani più importanti degli ultimi anni.

“T’ho amato sempre, non t’ho amato mai” è il titolo di questa venticinquesima edizione di Villa Ada – Roma incontra il mondo. Una frase – presa in prestito da Fabrizio De Andrè – che vuole esprimere le contraddizioni dei sentimenti, le diverse emozioni del pubblico quando guarda un concerto, il rapporto tra i romani e la propria città.

Photostory a cura di Gloria Imbrogno

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