“…e certamente potrei avere tutto ma semplicemente non voglio un cazzo”. L’energico esordio dei Ground Control con “Untied”

Ground Control

“Untied”

(CameHouse RC)

A cura di Giuseppe Visco

Tracklist:

1 Kaputt Mundi
2 Major
3 Utube Killed The Video Star
4 Domani È Un Posto Freddo
5 Untied The Horses
6 First Fire
7 Italiani Brava Gente
8 Absolute Beginners
9 Il Giorno Mi Consuma

I Ground Control sono una psycho-stoner band di Montecchio Emilia (RE) nata agli albori del 2017, ad un anno di distanza dalla morte di David Bowie. Da qui l’idea e l’omaggio di Ground Control e lo spunto per iniziare a sperimentare con arrangiamenti spesso estremi di brani di Bowie e Reed. Non tardano ad arrivare riscontri positivi per i quattro musicisti già noti nella scena emiliana (Hollywood Vampires, Luca Serio Bertolini and the Yonders, Rockout), il progetto in breve ottiene consensi di pubblico e social. Dopo il battesimo nei vari live club emiliani, inizia la stesura del repertorio inedito che viene registrato a marzo 2018 presso gli Audio Brothers Studio di Bologna e successivamente mixato a masterizzato presso il Vox Rercording Studio di Reggio Emilia; la band sarà finalista nazionale a SanRemoRock e Rock Targato Italia 2018, vincitrice del premio FuoriOrario del Circolo Taneto di Gattatico RE dove nella stagione 2018/19 aprirà ad artista big del panorama internazionale. Il disco Untied è uscito il 7 dicembre 2018.

Per il primo album d’esordio la band hanno preso il titolo dall’espressione inglese “Untied the horses” per simboleggiare proprio il momento nel quale vengono slegati i cavalli e la foga del momento. Ciò che colpisce dell’album è la potenza evocativa dei suoni che abbinati a suoni metallici, striduli, acidi costruiscono l’ambientazione perfetta per i loro testi, ove le tematiche variano dalla solitudine dell’essere umano alla creatività – senza la quale questo sorprendente album non sarebbe mai nato – in ambito musicale e sperimentativo. Una vera e propria ambientazione differente ove poter liberare i pensieri più reconditi dell’io lasciando a quest’ultimo carta bianca. L’atmosfera creatasi quindi nel procedere delle tracce rende l’ascolto molto piacevole. Una sorta di catarsi mistica nella quale lasciarsi sprofondare facendo venire fuori i pensieri più intimi.

(Sono stati utilizzati campioni audio tratti dal film “Johnny Stecchino” pe la traccia Kaputt Mundi, “Apollo and Mercury missions sounds” fonte Nasa per la traccia Major, dal film “Dead Poets Society” nella traccia First Fire, “Speciale Telegiornale Nazionale del 15 gennaio 1971” fonte RAI per la traccia Italiani Brava Gente.)



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