ASSALTI FRONTALI
Le ristampe degli introvabili ‘Terra di Nessuno’ e ‘Conflitto’, primi due dischi degli Assalti Frontali,
saranno disponibili su cd e vinile dal 13 aprile per il Record Store Day.
‘Conflitto’ (1996) sarà disponibile per la prima volta anche su vinile.
Gli Assalti Frontali hanno segnato un’intera generazione di amanti di rap politicizzato, tanto che il loro esordio ‘Terra di Nessuno’ è ancora oggi considerato una pietra miliare del genere e ‘Conflitto’ il primo esempio di crossover realizzato da una posse hip hop del nostro paese.
‘Conflitto’ è stato prodotto al tempo da Don Zientara (Minor Threat e Fugazi su tutti)
e registrato con i Brutopop come backing band di Militant A, Testimone Oculare e Sioux.
Sia ‘Terra di Nessuno’ che ‘Conflitto’ sono introvabili e venduti a cifre folli sui market place del disco.
I due titoli saranno ristampati su cd e vinile come esclusiva Goodfellas per il Record Store day 2019,
disponibili dal 13 aprile nei migliori negozi di dischi.
‘TERRA DI NESSUNO’ – parola di Militant A –
“Uscì nel luglio del 1992. E’ il primo LP di rap italiano. Questo nuovo genere musicale si confrontava per la prima volta con la lunghezza di un album e contiene perle che hanno fatto la storia, a cominciare dall’intro, “Il tesoro”, che gridava la provenienza del gruppo dai centri sociali occupati, luoghi dove nascevano i fiori della nuova energia musicale che cambiava l’Italia. Poi “Assalto Frontale”, suonata in diretta dal gruppo Brutopop, con la partecipazione di Lou X, leone del rap anni ’90. Ancora, la Title track “Terra di nessuno”, con la sua atmosfera buia e metropolitana, tutto testo, rap senza ritornello, avvenimenti ed emozioni di un periodo pieno di speranze e protagonismo sociale, ambientato nell’allora stazione fantasma Roma Nomentano, milioni di cemento nel nulla, punto di ritrovo della banda, dove le 00199 facevano i primi esperimenti di graffiti nella capitale, con Cheecky P, la precorritrice, componente di AF morta investita da un’auto in corsa un anno prima. Poi, ancora, “Dobbiamo esserci” e “Gocce di sole” cantate da Militant A con il socio di sempre Castro X, “Mai soli per il mondo” con NCOT, “La nostalgia e la memoria” con la voce di Sante Notarnicola, il poeta bandito, rapinatore di banche, politicizzato in carcere, tra i primi prigionieri politici a uscire di prigione (a cui il gruppo aveva dedicato “Omaggio a Sante” sul disco di Onda Rossa Posse) e attraverso il quale si tracciava un filo rosso con le lotte degli anni ’60 e ’70 per lanciarsi nel futuro. Poi, “Baghdad 1.9.91”, la canzone contro la prima guerra globale dopo il crollo del muro di Berlino, la storytelling “Questione d’istinto”. Un disco collettivo dalla forte identità antagonista, con una vena poetica profonda e una ricerca linguistica e musicale che lo rendono ancora oggi imprescindibile. Le basi furono registrare con un campionatore akai S900 da Militant A e dai Brutopop che suonarono dal vivo il pezzo “assalto frontale”.
‘CONFLITTO’ – parola di Militant A dal contributo per IL Magazine – https://24ilmagazine.ilsole24ore.com/2018/12/assalti-frontali-tra-i-fugazi-e-il-rap-nelle-scuole/
“Ai concerti molti ragazzi continuano a chiedermi il disco Conflitto. «E tu che ne sai di Conflitto?», rispondo ridendo. Quel disco uscì più di vent’anni fa, nel 1996. Lo registrammo al Forte Prenestino di Roma con Don Zientara, da Washington, storico produttore della scena punk americana e dei Fugazi, che l’anno prima erano stati in tour in Italia. Noi avevamo aperto le loro date a Padova, Torino, Bologna e a Roma, in un indimenticabile concerto che iniziò al tramonto del 21 giugno. Era il giorno del solstizio d’estate 1995 e le colline del Prenestino erano tutte ricoperte di ragazzi liberi che accorrevano a questa grande festa. C’era stato un precedente simile, cinque anni prima, per i Mano Negra: cantammo prima della band di Manu Chao, faceva freddo, era una notte di gennaio, e io mi sentivo al centro del mondo…”. Conflitto è un disco interamente suonato dai Brutopop, alla voce Militant A, Testimone Oculare, Sioux, con testi tuttora attuali anche se sono passati molti anni, da “Fascisti in doppiopetto” (anni difficili davanti per tutti i figli di Di Nanni, sono un partigiano e sarò chiaro, perché ci si abitua a tutto anche ai fascisti, assassini sullo sfondo, doppiopetto in primo piano), a “Sud” (canzone d’apertura dell’omonimo film di Salvatores), “Nel giusto posto”, la mitica “In movimento – Faccio movimento per il movimento”, la Title track “Conflitto” che parla di femminicidio con il ritornello “solo il conflitto, il conflitto continuo tra modi di vivere la vita indica una via d’uscita”. E poi, ancora, “Dispersi nel caos”, “H.C.”, “Devo avere una casa per andare in giro per il mondo”, “Verso la grande mareggiata”. A livello musicale è figlio di una grande mescolanza che si respirava in quegli anni nei centri sociali tra le scene rap, punk, hardcore, post punk, che condividevano luoghi, serate, sogni, lotte. Il disco fu pubblicato da “Il Manifesto” e vendette 25.000 copie”.