A cura di Orlando Nardone
EZRA collective
You can’t steal my joy
(Enter The Jingle)
Tracklist:
- Space Is The Place (Reprise)
- Why You Mad?
- Red Whine
- Quest For Coin
- Reason In Disguise
- What Am I To Do?
- Chris And Jane
- People Saved
- Philosopher II
- São Paulo
- King Of The Jungle
- You Can’t Steal My Joy
- Shakara
Spesso ci ritroviamo a sperimentare con la musica ed è interessante notare cosa sentiamo, cosa ci comunica in quel momento. Potrebbe essere l’occasione per scoprire parti sconosciute di noi, celate e latenti, pronte ad emergere nel momento giusto. Un esercizio di questo genere aiuta indubbiamente a mettere in discussione i propri gusti, quelle che credevamo le nostre certezze, anche la nostra personalità. Ci aiuta ad allargare i nostri orizzonti, ad ampliare le nostre vedute. In pratica non sai mai cosa ti aspetta.
Il bello del jazz contemporaneo è proprio questo: non ha canoni specifici e non sai cosa aspettarti. Devi soltanto stare lì ed ascoltare, ad ascoltarti, sentire se quel pezzo smuove qualcosa dentro di te. Ed è proprio quello che ho fatto ascoltando gli EZRA collective nel loro ultimo lavoro You can’t steal my joy.
Femi Koleoso (batteria), suo fratello TJ Koleoso (basso), Joe Armon-Jones (tastiere), Dylan Jones (tromba) e James Mollison (sassofono) tengono abilmente a bada inutili virtuosismi prediligendo una coralità festosa e travolgente, funzionale allo spirito delle varie composizioni. Il suono metropolitano è poi il modo migliore per affacciarsi ad un pubblico più eterogeneo possibile. Dopo i due mini-album, il 26 Aprile 2019 arriva finalmente la prova del nove con questo disco dalle tredici tracce: è una esuberante miscela di jazz, Afrobeat, ska e nu-soul.
Il jazz inglese continua a mostrare una forte vitalità e un indomito spirito creativo. Da aggiungere assolutamente alla propria libreria Spotify! Vedrete che il tempo giusto per lanciarla in play arriverà molto presto.
di +o- POP