The Niro feat. Gary Lucas: un album con cinque canzoni  inedite di Buckley a oltre vent’anni  dalla morte

 

A cura di Giovanni Graziano Manca

 

The Niro feat. Gary Lucas

“The complete Jeff Buckley and Gary Lucas Songbook”
(Esordisco/Audioglobe)

 

 

Tracklist:

  1. No One Must Find You Here
  2. Story Without Words
  3. In The Cantina
  4. Bluebird Blues
  5. Distortion
  6. Mojo Pin
  7. She is Free
  8. Harem Man
  9. Malign Fiesta
  10. Song to No One
  11. Cruel
  12. Grace

 

Lo ricordiamo nel disco d’esordio, quello dal titolo omonimo uscito nel 2008, The Niro, lo ricordiamo come un cantautore di grande talento vicinissimo a sonorità folk – rock tipicamente americane.
Lo ritroviamo oggi in compagnia di quella autentica e apprezzatissima superstar americana della chitarra, Gary Lucas, già collaboratore di  John Cale, Lou Reed, Iggy Pop, Patty Smith, Nick Cave, Chris Cornell e, dulcis in fundo, Jeff Buckley.
Accoppiata vincente, peraltro, quella che vede insieme Davide Combusti (nome anagrafico del cantautore italiano) alla voce solista e ai cori e il chitarrista di Syracuse (tutte le chitarre, acustiche ed elettriche).
I dodici brani di “The complete Jeff Buckley and Gary Lucas Songbook”  in uscita il 4 di Ottobre p.v. per Esordisco records recano le firme di Jeff Buckley e Gary Lucas; cinque di essi, per la precisione: “No One Must Find You Here”, “Story Without Words”, “In The Cantina”, “Distorsion” e “Bluebird Blues”, compaiono per la prima volta in un disco registrato in studio ed è proprio il cantautore romano a inciderle insieme a Lucas.

L’album, che si caratterizza per l’ottima “buckleyana” (falsetti compresi) voce di Combusti da un lato e per certe psichedeliche asperità chitarristiche dovute a Lucas dall’altro, oltre che essere ottimamente interpretato dai tutti i protagonisti (oltre a Combusti e Lucas Francesco Arpino: piano, keyboards, add. Guitars, Phil Spalding: bass, Puccio Panettieri: drums, Mattia Boschi: cello) si muove con disinvoltura tra sonorità psychedelic rock, folk e blues che hanno scolpito a suo tempo lo stile di Buckley e colpisce sotto il punto di vista delle interpretazioni vocali e strumentali vicinissime allo stile dell’americano figlio di Tim e per l’ottima supervisione artistica di Francesco Arpino.
In definitiva “The complete Jeff Buckley and Gary Lucas Songbook”  si presenta come una raccolta di brani filologicamente aderente allo stile praticamente inimitabile di Buckley, come un vero e proprio omaggio che del cantautore californiano consente di ascoltare perfino una manciata di splendide composizioni inedite a più di vent’anni dalla prematura scomparsa.

 

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