Annullati i concerti previsti nei mesi aprile e maggio 2020
Sui siti delle relative prevendite sono disponibili le procedure di rimborso dei biglietti acquistati
Firenze, 14 aprile 2020 – A causa del protrarsi delle misure di contenimento della diffusione del virus COVID-19, Musicus Concentus annuncia l’annullamento dei concerti previsti nella sua stagione per i mesi di aprile e maggio 2020.
In particolare, per quanto riguarda la Sala Vanni: Jazz Prime (16-17 aprile), Naomi Berrill (sabato 18 aprile), Pan•American (24 aprile) e Julia Kent (15 maggio). Sempre in questa location annullati anche i concerti che ancora non erano stati riprogrammati, ovvero Varg2™ & Soho Rezanejad, Bill Kouligas e Any Other.
Annullato anche l’ultimo appuntamento della rassegna Disconnect Code previsto venerdì 8 maggio in Manifattura Tabacchi con Kode9 in consolle. Stessa sorte per i concerti al The Cage di Livorno con La Rappresentante di Lista (18 aprile), Generic Animal e Calibro 35.
Fino al 31/07/2020, sui siti delle relative prevendite, sono disponibili le procedure di rimborso dei biglietti acquistati.
Il Musicus Concentus continua a lavorare per la programmazione d’autunno, che resta in cartellone e sarà annunciata nei prossimi mesi, unitamente al recupero dei concerti annullati in primavera, per quanto sarà possibile.
Le playlist del Musicus Concentus
Nel frattempo, per tenervi (e tenerci) compagnia in questo periodo di isolamento forzato, sul sito www.musicusconcentus.com e su Spotify sono disponibili le playlist curate dai direttori artistici di Disconnect Code e A Jazz Supreme.
Disconnect Code
Il progetto ideato e curato insieme a Disconnect _Media, ripercorre attraverso 22 brani i primi due anni della nuova rassegna, al tempo stesso pescando a piene mani in quel che è stato il precedente progetto Hand Signed. Portata avanti tra il 2016 ed il 2017, Hand Signed nacque dalla collaborazione tra l’etichetta Ooh-Sounds, Node festival e Musicus Concentus, con la partecipazione di Disconnect_Media, e con i suoi appuntamenti di musica elettronica sperimentale indagava una possibile estetica della contemporaneità. Gli artisti che si sono susseguiti sono stati tanti, alcuni poco sconosciuti, altri più noti, ma tutti dotati di enorme talento e soprattutto multidisciplinarietà: la Sala Vanni è stata invasa da suoni pensati per il cinema e l’arte contemporanea, provenienti da ogni parte del globo.
A modo suo, Disconnect Code prosegue e amplia il discorso già tra tracciato da Hand Signed, andando a investigare la musica generativa e la realtà virtuale, toccando corde più drone e atmosfere più cupe. I brani alternano atmosfere minimaliste ad altre più intricate, in un percorso che cerca di riassumere il meglio dell’elettronica sperimentale attualmente in circolazione, rispecchiando le scelte dei direttori artistici di Disconnect Code.
A Jazz Supreme
Il meglio di A Jazz Supreme in una serie di brani accuratamente selezionati dai nostri direttori artistici Fernando Fanutti e Simone Graziano. Non in ordine cronologico, assolutamente non in ordine di gradimento e tanto meno di talento; la playlist di A Jazz Supreme è nata di getto, d’istinto, per curare il malanimo con la buona musica.
L’idea era quella di creare un percorso d’ascolto che ricalcasse gli obiettivi e gli stili di A Jazz Supreme, tracciando una linea guida che rinnovasse i ricordi di chi ha già avuto modo di apprezzare la rassegna, e stimolare la curiosità in chi ancora non la conosce.
E anche se quasi 30 concerti con protagonisti oltre 150 artisti provenienti dall’Italia, l’Europa e gli Stati Uniti non possono essere sintetizzati e racchiusi in una playlist da 1h57′, ogni brano ne collega a sé altri 10, 20, 30, ogni artista è collegato a tanti altri musicisti. Un piccolo punto di partenza verso il mondo del jazz contemporaneo, per avviare percorsi inesplorati e diversi per ognuno: il consiglio quindi è uno solo, ascoltarla liberamente perdendosi nel “Jazz Supreme”.
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