47SOUL: ‘Semitics’ è il nuovo album dei fautori dello Shamstep in arrivo il 21 agosto

© Sonia Golemme

47SOUL

 
Il super gruppo electro-hip-hop arabo, i cui componenti arrivano dalla Palestina e dalla Giordania, terre di fuoco e di passione, di conflitti e di anime in rivolta, annunciano la pubblicazione di ‘Semitics’, il nuovo album in arrivo il 21 agosto. Fautori dello shamstep, un mix hip-hop e pop, dabke palestinese e choubi iracheno, lingua araba ed inglese, elettronica pura e suoni della tradizione araba, la loro musica è fortemente emotiva e coinvolgente
 
ad anticipare ‘Semitics’ il brano ‘Dabke System’, una stimolante danza spirituale
 
Dabke System Single here

Con ‘Dabke System’ 47SOUL hanno raggiunto oltre 100mila visualizzazioni in sole 24 ore ed oltre 700mila plays in 10 giorni. I fautori dello Shamstep stanno tornando con un disco più potente che mai, e non chiamatela world music!

Tra le band su cui puntare per The Guardian, annoverati da NPR tra i migliori brani dell’anno con il precedente album,
47SOUL non sono un collettivo di world music!
 
‘High-energy shamstep and cheerful protest tunes’ – The Guardian

 

Attivi dal 2013, 47SOUL sono già noti nel panorama musicale per essere i fautori del genere chiamato Shamstep, un mix tra hip-hop e pop, con brani cantati in lingua araba ed inglese, ed accompagnati da suoni elettronici che fondono la tradizione araba con suoni più rock, per un risultato di alto impatto emotivo. Dopo il successo di ‘Balfron Promise’, il secondo album di studio, il primo su etichetta Cooking Vinyl, pubblicato nel 2018 ed acclamato dai media di tutto il mondo, 47SOUL annunciano il loro ritorno con ‘Semitics’, il nuovo disco in arrivo il 21 agosto. Anticipato da ‘Hold Your Ground’ – il brano pubblicato ad ottobre 20189, con il feat. del rapper inglese Iraqi e dell’attivista Lowkey – e dal più recente ‘Dabke System’, il nuovo album è ricco di contaminazioni e di importanti collaborazioni che rimandano ad importanti e delicati temi che si possono facilmente intuire già dal titolo stesso: ‘Semitics’ riporta ad argomenti teologici, storici e geografici che attraversano terre di lotta e di confine. Un’energica danza piena di speranze, di libertà e di comunità. I testi sono, come sempre, in doppia lingua, inglese ed araba.
L’isolamento da Covid-19 ha riportato nella mente ai componenti del collettivo, che vivono tra la Palestina, Londra e gli Stati Uniti, i giorni in cui a separarli non era un virus bensì una guerra. “Semitics was already about, and directed to, our worldwide family as a thank you for being the main part of our journey in the homeland and the diaspora. The songs were written on the road and the beats were designed for Dabke dancers to show their best globally… Now Covid-19 has made all the above mandatory!”  afferma il collettivo.
‘Semitics’ è un disco imprevedibile, coraggioso ed avventuroso. E’ dance music che si fonde con contaminazioni hip-hop e dabke, sostenuta da testi potenti: il titolo dell’album è una delle parole più emozionalmente cariche in lingua inglese, soprattutto se preceduto dalla parola ‘anti’. Ma 47SOUL vogliono chiarire che ‘semita’ non vuol dire solo ebraico, ma tutte le ‘lingue semitiche’, arabo compreso. Il nuovo album si chiama ‘Semitics’ perché ha in sé tutti quei temi teologici, storici e geografici che lo attraversano.
Registrato a Londra, ‘Semitics’ contiene numerose collaborazioni, tra cui Fedzilla (MC tedesco-cileno), Lowkey (rapper anglo iracheno), Shadia Mansour (rapper anglo palestinese), The Synaptik (importante collettivo rapper giordano), Tamer Nafar (veterano hip hop tra i fondatori del movimento DAM circa vent’anni fa) e Hasan Misawy (famoso multi-strumentista).
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