A cura di Carmine Errico
Era il 1986 e il matrimonio tra rap e rock venne celebrato sulle note di “Walk this Way” degli Aerosmith rifatta insieme ai Run DMC. Un’unione forte di una convivenza già duratura ma mai ufficializzata fino ad allora, e che lascerà la propria eredità nelle mani di Rage Against the Machine, Red Hot Chili Peppers, Cypress Hill, Limp Bizkit e P.O.D., solo per citarne alcuni.
All’incontro tra i due generi ho voluto dedicare l’aggiornamento settimanale della playlist SoSample! segnalando tre brani rock da cui sono stati tratti dei campioni che han dato vita ad altrettanti brani rap.
Il primo è “Power” di Kanye West che attualmente risuona anche in tv come sottofondo dello spot di un profumo per uomini. È il quinto singolo estratto dall’album “My Beautiful Dark Twisted Fantasy” (2008) del rapper americano. Riconoscibile soprattutto per il riff vocale, la canzone si struttura sul campionamento di “21st Century Schizoid Man”, brano del 1969 degli inglesi King Crimson.
Nel 2008 le radio di tutto il mondo suonavano “Paper Planes”, inserita anche nella colonna sonora del film “The Millionaire”. Per i fan dei Clash è stato semplicissimo riconoscere il sample di “Straight to Hell”, canzone pubblicata nel 1982 su un 45 giri “double A-Side” insieme a “Should I Stay or Should I Go”. Entrambi i brani furono inseriti nel disco “Combat Rock” (disco d’oro in Inghilterra e di platino negli States).
Quando i Public Enemy incontrarono gli Anthrax per dar vita a quell’uragano di canzone intitolata “Bring the Noise” (1991), Q-Tip aveva già sperimentato, in maniera più soft, l’incontro tra i due generi, utilizzando un campione di “Walk on the Wild Side” di Lou Reed per dar vita a “Can I Kick It?”, terzo singolo estratto dal disco di debutto dei suoi A Tribe Called Quest, “People’s Instinctive Travels and the Paths of Rhythm” (1990). L’ex frontman dei Velvet Underground, acconsentì all’utilizzo del sample dettando un’unica condizione: tutti i proventi generati dal brano sarebbero stati incassati da lui. E così ATCQ non videro un centesimo.
Peggio andò ai Beastie Boys. Nel 1984, dopo l’incontro con Rick Rubin, pensarono di mescolare le proprie sonorità punk con l’hip hop. Lo fecero a partire dall’Ep “Rock Hard” e più specificatamente nella title track. Utilizzarono un sample di “Back in Black” degli AC/DC senza alcun permesso e furono costretti a ritirare il disco dal commercio, in seguito a minacce legali. Per lo tesso motivo è irreperibile su Spotify.
Se le chitarre nell’hip hop vengono molto spesso “rubate” dal rock, i due generi, soprattutto nella decade compresa tra “Bring the Noise” e “Sleep Now in the Fire” dei RATM, si sono incontrati nell’immediatezza del linguaggio e nell’esigenza di irrompere sulla scena per dar vita a una rivoluzione. Non solo sonora.
di +o- POP