Piuomenopop per scelta editoriale non ha mai pubblicato contenuti su singoli. Ci siamo resi conto negli ultimi tempi che il momento particolare porta il mondo della musica a reinventarsi e a proporre diversamente i suoi contenuti…così abbiamo fatto anche noi 🙂
È per questo che nasce la rubrica SINGOLARMENTE, che non parla di album e live (e della seconda sappiamo perchè), ma delle piccole gocce che i vari artisti stanno rilasciando nel mare magnum della musica: i singoli.
‘Incrociatore Aurora’ è la nuova canzone di Alessandro Grazian pubblicata a sorpresa il 26 novembre per provare il gusto di fare uno sgambetto a questo 2020.
Un bel dono di cui Grazian ci omaggia nonostante non ci sia in programma nessuna imminente uscita di album. Scritta e arrangiata da lui, prodotta da Davide Andreoni presso l’Everybody On The Shore Studio di Milano. Atmosfere seducenti, malinconiche immagini di una San Pietroburgo ventosa dove romanticismo e ricordi di viaggio nella città Russa si mescolano con savoir faire in un collage evocativo, dove il pensiero si domanda con insistenza “tu come stai?”
A volte la lontananza non fa altro che avvicinare un cuore, a volte è proprio quando dovremmo essere spensierati che ci assale la voglia di condividere la bellezza con chi non c’è o non ha voluto esserci.
Con l’augurio di poter ascoltare presto un nuovo lavoro discografico, ci concediamo ringraziando Alessandro che in questo momento di stasi fisica ed emotiva ci permette di viaggiare indossando le cuffie.
San Pietroburgo pare un posto molto affascinante visto da qui.
Qui una mini intervista.
Da dove nasce la scelta di pubblicare un singolo in un momento così delicato dove non si può suonare dal vivo?
Nel mio caso dalla voglia di fare qualcosa di inaspettato per mettere in circolo un po’ di energie e non restare con le mani in mano. Per questo 2020 avevo altri piani ma purtroppo le cose hanno preso la piega che sappiamo. La canzone ‘Incrociatore Aurora’ era già pronta da 2 anni ma per qualche ragione era finita in un cassetto: ogni tanto mi chiedevo se e come farla uscire ma aspettavo sempre il momento giusto per pubblicarla. Va detto inoltre che dal 2017 sono molto preso dal mio progetto di musica strumentale Torso Virile Colossale con cui ho già pubblicato un album e perciò negli ultimi tempi la mia attività di cantautore è stata messa un po’ in standby. Quest’anno doveva essere interamente dedicato alla registrazione e alla pubblicazione del nuovo album di Torso Virile Colossale ma a causa del primo Lockdown la lavorazione ha subito uno stop e così il disco non è potuto uscire come previsto.
Per questo motivo, essendo costretto come tutti a uno stop forzato, ho deciso di dare una scossa all’immobilità trovando in questo frangente l’occasione e la ragione per pubblicare ‘Incrociatore Aurora’.
Raccontaci un po’ di questo brano, quali sono le tematiche che lo hanno ispirato?
Il brano nasce da un viaggio che ho fatto qualche anno fa a San Pietroburgo, una città che ho sempre amato.
Le parole della canzone sono una sorta di reportage di quello che ho visto visitando l’ex capitale Russa ma ovviamente c’è anche di più. Alla fine è una canzone d’amore in cui, tra uno scorcio e l’altro della città, affiora il ricordo di qualcuno che ora non è più con me. Va detto che a San Pietroburgo avevo già dedicato una canzone nel 2008 senza però esserci mai stato. Questa nuova canzone nasce proprio dall’incontro tanto desiderato con un luogo idealizzato e dalla scoperta dei suoi aspetti più quotidiani e meno idilliaci. Il mito di quella città resta comunque immutato per me.
Questo brano anticipa qualcosa? Uscirà anche un album nel prossimo futuro?
Al momento non è previsto nessun album di prossima uscita e la canzone è uscita come episodio a sé. In qualche senso è stato un po’ un esperimento pubblicarla ma sicuramente mi piacerebbe fare un nuovo disco; quando e come per ora è presto dirlo.
Cosa possono fare i tuoi ascoltatori per supportarti in questo periodo complicato?
Credo che il modo più efficace per supportare gli artisti sia comprare i loro album in Cassetta, Cd o Vinile (il supporto fisico può regalare ancora delle emozioni tattili e visive che non sottovaluterei) e ovviamente ascoltare la musica nelle varie piattaforme digitali. Per i concerti bisognerà aspettare e personalmente non vedo l’ora che torni la possibilità di farli in tutta tranquillità come accadeva fino a un anno fa.
di +o- POP