[Recensione] “La musica pop la puoi fare soltanto se c’hai delle idee”, Fulminacci e il nuovo album: Tante care cose

 

A cura di Maria Teresa Gigliotti

 

Fulminacci

Tante care cose
(Maciste Dischi)

 

Tracklist:

  1. Meglio di così
  2. Santa Marinella
  3. Miss Mondo Africa
  4. La grande bugia
  5. Un fatto tuo personale
  6. Tattica
  7. Canguro
  8. Forte la banda
  9. Giovane da un po’
  10.  Le biciclette

Tante care cose è il titolo del secondo album di Fulminacci , uscito il 12 marzo per Maciste Dischi. Dopo il successo ottenuto con La vita veramente, suo album d’esordio e vincitore di un premio prestigioso quale la Targa Tenco per la migliore Opera Prima, il cantautore romano ritorna sulle scene con un disco dalle sonorità profondamente diverse.
Prima di addentrarci nell’analisi musicale di Tante care cose, è bene soffermarsi sulla copertina del disco e su quella che accompagna ognuna delle dieci tracce: le illustrazioni, infatti, sono state realizzate da Mine Studio con l’uso dell’intelligenza artificiale. Ciò che colpisce immediatamente è il fatto che, a prima vista, si possa scorgere nelle copertine un’immagine riconoscibile e ben definita, ma a uno sguardo più attento questa consapevolezza scompare e contemporaneamente si distinguono forme diverse.
La scelta del titolo, Tante care cose, nasce da un saluto benaugurante tipico del dialetto romano e lo stesso Fulminacci, in più interviste, ha raccontato che a Roma si è soliti salutarsi dicendo “tante care cose a te e a famiglia”. Possiamo, dunque, leggere nel titolo anche un augurio che le cose possano andare sempre meglio.
Le sonorità di questo secondo album, come accennato precedentemente, sono differenti rispetto al disco d’esordio La vita veramente: c’è una crescita musicale molto evidente e, soprattutto, un tentativo (ben riuscito) di far capire al pubblico che oltre al cantautore con la chitarra c’è ben altro.
L’uscita del disco è stata anticipata da tre singoli, quali Canguro, Un fatto tuo personale e Santa Marinella, quest’ultimo presentato alla settantunesima edizione del Festival di Sanremo conclusasi da poco. Tra i brani più riusciti e che vi ritroverete a canticchiare sin dal primo ascolto ricordiamo Miss Mondo Africa, in cui è evidente l’influenza di Jovanotti. In generale, i riferimenti musicali disseminati qua e là in Tante care cose spaziano da Lucio Dalla a Francesco De Gregori, passando per Silvestri e il già citato Jovanotti e approdando ai Beatles.
Tante care cose, in conclusione, è un disco che conferma la solidità del progetto musicale di Fulminacci, avviatosi nel 2019 con La vita veramente. Del resto è lo stesso cantautore che in Forte la banda, canta “la musica pop la puoi fare soltanto se c’hai delle idee” e noi non potremmo che essere più d’accordo con questa affermazione!

Ascolta qui Tante care cose, Fulminacci:

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