Piuomenopop per scelta editoriale non ha mai pubblicato contenuti su singoli. Ci siamo resi conto negli ultimi tempi che il momento particolare porta il mondo della musica a reinventarsi e a proporre diversamente i suoi contenuti…così abbiamo fatto anche noi 🙂
È per questo che nasce la rubrica SINGOLARMENTE, che non parla di album e live (e della seconda sappiamo perchè), ma delle piccole gocce che i vari artisti stanno rilasciando nel mare magnum della musica: i singoli.
Dopo l’ottimo esordio del suo primo singolo Camini, è tempo di un nuovo capitolo musicale per il cantautore marchigiano Giovanni Neve: Astronavi da crociera, uscito il 9 aprile per Ventidieci e distribuito da Artist First.
Astronavi da crociera è un pezzo che mostra quel sentimento forte e profondo di rinascita proprio della stagione primaverile e allo stesso tempo riesce ad andare oltre, accarezza lentamente anche l’estate.
Racchiude la sensazione che attraversa le prime giornate limpide e luminose di Aprile, quando inizi a viaggiare con la mente e ad immaginare tutte le cose più belle che solo l’estate alle porte può riservarti.
Un auspicio questo reso ancora più importante visto il presente attuale, fatto ancora di grande preoccupazione per quello che ci riserverà nelle prossime settimane il futuro. E’ una canzone di liberazione, un turbinio di immagini legate all’importanza di afferrare le piccole cose e ad accogliere la leggerezza che si sente nell’anima al solo pensiero delle stagioni calde.
Tutto gira intorno a un concetto d’amore e libertà, che sia per un altro essere umano o per la natura stessa.
Questo binomio vive in armonia nella fiaba dei “frutti di bosco”, in cui ci si ama così come si è e ognuno fa bene alla vita dell’altro, ironizzando anche sul fatto che molto spesso andiamo a cercare ciò che ci fa bene e ciò che ci fa male nella barra di ricerca di Google.
“Ti porto dentro come l’inno nazionale”.
Classe 1997, anche questo secondo singolo del cantautore marchigiano che anticipa l’uscita del primo album sulla lunga distanza nel 2021 è un manifesto di semplicità e leggerezza, pensosa e mai banale. Autodidatta, cresce musicalmente lungo il solco del grande cantautorato che ha in Fabrizio De Andrè la sua stella polare. Le sue sonorità viaggiano tra il Pop, l’Indie e la musica d’autore: l’universo favolistico di Francesco Tricarico, l’evoluzione del pop d’autore di Cesare Cremonini.La produzione artistica è affidata a Fabio De Sanctis e Taketo Gohara. Le tastiere sono di Mirko Maria Matera, le ritmiche sono di Niccolò Fornabaio (Vinicio Capossela) e le sonorità di chitarre, basso e synth portano la firma del polistrumentista Alessandro “Asso” Stefana (Vinicio Capossela, Pj Harvey, Mike Patton).
Qui una mini intervista.
Da dove nasce la scelta di pubblicare un singolo in un momento così delicato dove non si può suonare dal vivo?
Nasce proprio dall’esigenza di comunicare leggerezza e semplicità in questa situazione che non è sicuramente facile da affrontare. La musica non può fermarsi e non si ferma davanti a niente, anzi è un mezzo potentissimo che può aiutarci a reagire a tanta desolazione che ci circonda. La missione principale di “ASTRONAVI DA CROCIERA” è appunto quella di trasportare chi la ascolta in una dimensione più leggera,priva di gravità.
Raccontaci un po’ di questo brano, quali sono le tematiche che lo hanno ispirato?
“ASTRONAVI DA CROCIERA” è un brano ispirato da quel sentimento forte e intenso di rinascita caratteristico della primavera, ma riesce ad andare anche oltre accarezzando l’estate con freschezza.
Come è stato il lavoro di produzione in questo periodo? Avete dovuto lavorare da remoto?
Ci sono state due fasi di lavoro: la prima l’ho svolta io buttando giù in studio il testo, gli accordi della canzone e registrando tutte le voci. Per la seconda fase sì, abbiamo dovuto lavorare in remoto e si è trattato di trovare gli arrangiamenti più calzanti con l’anima del testo. Devo dire che Taketo Gohara e gli strumentisti hanno fatto veramente un ottimo lavoro.
Questo brano anticipa qualcosa? Uscirà anche un album nel prossimo futuro?
Per ora mi limito a dire che le sorprese non sono ancora finite, tra non molto ci sarà un’altra novità. Per quanto riguarda l’album, non mi sbilancio ma anche lui non dovrebbe esser tanto lontano.
Cosa possono fare i tuoi ascoltatori per supportarti in questo periodo complicato?
La situazione non aiuta di certo, visto che non si possono fare live e spostarsi più di tanto, fortunatamente abbiamo i social che sono un ottimo mezzo per la divulgazione della propria arte. Tra Instagram, Spotify, YouTube, Tik Tok c’è il modo per supportare e supportarsi.
di +o- POP