[SINGOLARMENTE] “Sembra Semplice (come l’amore)” di RUVIO

Piuomenopop per scelta editoriale non ha mai pubblicato contenuti su singoli. Ci siamo resi conto negli ultimi tempi che il momento particolare porta il mondo della musica a reinventarsi e a proporre diversamente i suoi contenuti…così abbiamo fatto anche noi 🙂
È per questo che nasce la rubrica SINGOLARMENTE, che non parla di album e live (e della seconda sappiamo perchè), ma delle piccole gocce che i vari artisti stanno rilasciando nel mare magnum della musica: i singoli.

RUVIO nasce a Cosenza nel 1985. Cantautore e ricercatore universitario, nel 2008 compone la colonna sonora del libro “Colibrì e i libri nitidi” di Francesco Giannino (Officine Buone Onlus) con la collaborazione dell’attore italiano Loris Fabiani. Nello stesso anno compone un disco di colonne sonore dal titolo omonimo.
Nel 2009 è il chitarrista del musical “E mi ritorni in mente 2” con Franco Oppini per la regia di Renato Giordano.  Dal 2017 comincia ad esibirsi dal vivo, e con l’inedito “Lo stesso passo” arriva in semifinale al Premio Pierangelo Bertoli. Nel 2018 è tra i finalisti di “Non è mica da questi particolari che si giudica un Cantautore”.
Milita da dieci anni nei “The Rubber Soul”, con cui partecipa a programmi televisivi RAI come “Domenica In” e “I raccomandati”. Il 22 Marzo 2019 è uscito il suo primo disco intitolato “RUVIO
In Giugno partecipa al “Retape Summer” nella Cavea dell’Auditorium Parco della musica, insieme a Fabrizio Moro, Roberto Angelini, AINE’, Jacopo Ratini e tanti altri. Ultimamente ospite di Marco Baldini nel suo nuovo programma Marcomale e di Gabriele Bròcani su Rai Radio 1 sport.
Il singolo Sembra Semplice (come l’amore) “…un viaggio toccante tra i ricordi di vita che prendono forma, plasmati da una leggera malinconia e un senso di risolutezza e accettazione per quanto di bello, in fondo, è stato vissuto”.

 

Qui una mini intervista.

 

Da dove nasce la scelta di pubblicare un singolo in un momento così delicato dove non si può suonare dal vivo?

Nasce dall’esigenza di ritornare a piccoli passi alla vita reale, anche perché prima o poi, è necessario ripartire altrimenti si scoppia. Siamo un po’ tutti pentole a pressione in quest’ultimo periodo.

Raccontaci un po’ di questo brano, quali sono le tematiche che lo hanno ispirato? 

Sembra Semplice (come l’amore) Il brano racconta la storia di due giovani innamorati accomunati dalla passione del gioco della dama. I due vivendo in un piccolo paese, con poche attrazioni, imparano a giocare insieme a dama e allenando la mente riescono a svincolarsi dalla concezione che il gioco della dama sia un gioco semplice. Improvvisamente un giorno lei lascia il paese perché vuole scoprire il mondo e regala a lui una damiera, la più bella, ma con una pedina mancante. Lei porta con sé la pedina bianca che manca. Lui non potrà mai “giocare” con nessun’altra donna e aspetterà il suo ritorno, che forse non avverrà mai. “Con una mossa sola ti ha mangiato il cuore e se n’è andata via”

Come è stato il lavoro di produzione in questo periodo? Avete dovuto lavorare da remoto? 

Fortunatamente riesco a lavorare quasi interamente nel mio piccolo studio, in intimità. Per il resto la tecnologia e il lavoro da remoto ha aiutato a completare il lavoro senza troppe difficoltà. Anche se… vuoi mettere una bella carbonara in compagnia, tra una registrazione e un’altra. Ritorneremo.

Questo brano anticipa qualcosa? Uscirà anche un album nel prossimo futuro?

Questo brano in particolare è stato scritto per la Federazione Italiana Dama. Il gioco della dama che diventa musica. Lo so è un po’ bizzarra come cosa, ma è bello sperimentare cose nuove, sopratutto per un tipo come me che non è proprio bravissimo nel gioco della dama. Ora sto lavorando a nuove produzioni che si discostano completamente da questo brano. Vedremo se uscirà un EP o un Album.

Cosa possono fare i tuoi ascoltatori per supportarti in questo periodo complicato?

In questa vita frenetica? Semplicemente prendendosi del tempo per ascoltare musica, senza distrazioni. E’ già un grande passo in avanti ritagliarsi tre minuti senza guardare mai un cellulare.

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