[Live Report] Il Tre (per i fan solo Guido) al Fabrique di Milano: “Uno dei giorni più belli della mia vita”

Le lacrime non sempre fanno male, quelle che ho versato ieri mi hanno fatto un bene che non ho mai provato in vita mia“. Il Tre ha riassunto con queste parole la serata di sabato 11 dicembre che lo ha visto protagonista al Fabrique di Milano. La prima data del suo Ali Tour è stata una montagna russa di emozioni contrastanti: dal rap crudo con Vegas Jones, Gemitaiz, Briga e Mostro come ospiti, sono saliti sul palco anche i genitori di Guido (vero nome de Il Tre), il quale non ha mai nascosto il grande legame che li unisce. Difficile per lui riuscire a trattenere le lacrime di fronte ai loro volti fieri ed emozionati.

Chi lo segue sui social sa il rapporto quasi di amicizia che Il Tre ha con i propri fan, il live al Fabrique è stata un’altra buona occasione per riunirsi e sancire questa unione. Il giorno dopo, a mente lucida, il rapper ha scritto sui social: “Non è stato un concerto, a me è sembrato più un festeggiamento, una festa tra amici. 3000 voci, anzi 3001 con la mia, grazie con tutto il cuore per aver fatto parte di uno dei giorni più belli della mia vita“.

Per quelle tremila persone (e per molte altre che verranno con le prossime date del tour), Il Tre è semplicemente Guido, il giovane 24enne della porta accanto cresciuto a Santa Maria delle Mole con una grande passione per la musica e per il calcio. A renderlo così speciale agli occhi dei fan si aggiungono i suoi pezzi, su questa vita “fottutamente bella“, sulle battaglie e gli obiettivi personali da non abbandonare mai. Nella scaletta presentata a Milano i brani del progetto “Ali“, che ha dato inizio alla carriera discografica dell’artista con successi quali “Te Lo Prometto“, “Pioggia“, “Fuori è Notte“, “Il Tuo Nome“, “Cracovia, Pt. 3“.

Tra una canzone e l’altra non sono mancati momenti di ironia e di completa improvvisazione fra Il Tre e il pubblico, come qualche aggiornamento sulla partita del Milan in corso (da buon tifoso interista), o l’arrivo di un pallone sul palco, qualche palleggio a suon di “Seven Nation Army” e lancio finale tra la gente. Una grande festa era quello che voleva, ma Guido si è portato a casa uno dei giorni più importanti e significativi che potesse avere. Il tutto sigillato dalla consegna del doppio disco di platino per il singolo “Te Lo Prometto”, che va ad aggiungersi al disco d’oro ricevuto per “Il Tuo Nome” e per l’album “Ali”, e ad un altro platino per “Cracovia, Pt. 3”.