[Live Report] Adoro Guardarti: Diaframma @ Mood Summer (CS)

A cura di Renata Rossi

 

Rende-Diaframma, un binomio che funziona benissimo…

Da anni.

A Rende (Cs), a due passi dall’università,  si trova il Mood, un tempo B-Side, un live club che dal 2005 ha aperto le porte ad un nuovo modo di fare musica e organizzare eventi.

Il Mood e Cosenza, negli anni, hanno sempre riservato un’accoglienza speciale a Federico Fiumani cantante e leader dei Diaframma. Tutto questo grazie alla passione di Fabio Nirta, dj e produttore calabrese, che ha sempre cercato l’occasione giusta per far suonare la band toscana. Giorni fa in un post-nostalgia su Facebook ha ricordato la prima volta che organizzò un loro concerto al B-Side e fu anche la prima volta che io li vidi. Ebbene, da allora non ho più smesso di amarli e credo di non aver perso nessuna delle loro date organizzate a Rende.

Certo, non avrei immaginato che le ultime due potessero essere così tribolate…

Il 28 febbraio 2020, fino all’ultimo istante, sembrava i Diaframma non potessero suonare: era appena arrivata la pandemia che di lì a pochi giorni avrebbe cambiato le vite di tutti noi e si stavano cancellando tutti gli eventi. Ma quella sera e la sera successiva i Diaframma poterono esibirsi :).

L’altro ieri, sabato undici giugno, dopo un nubifragio scatenatosi il giorno prima, la pioggia sembrava non dovesse più smettere di cadere.  Il Mood, per il secondo anno consecutivo, a giugno si trasferisce all’aperto in un parco, il luogo ideale per poter riuscire a sfuggire dall’afa estiva. Condizione necessaria è però che non piova.
Verso le 19 finalmente esce il sole, sono felicissima e incredula: questo sole continuerà a splendere per l’intera notte per me e per chi si trova li sotto il palco. Un concerto diventa anche l’occasione per stare insieme agli amici. Mi organizzo per andare al Mood con Max e lì incontro Antonio che non vedevo proprio dall’ultimo concerto dei Diaframma. Scopro che sarà il primo di una serie di concerti che vedremo insieme, evviva! L’euforia è contagiosa. E le mie amiche Virginia e Carmen sprizzano gioia da tutti i pori. Siamo ancora insieme, dopo tanti anni, sotto il palco dei Diaframma a condividere passioni, cosa ci può essere di più bello?

Ad intrattenere il pubblico ci pensa nella prima parte della serata Fabio Nirta: la sua musica è come sempre coinvolgente, ma l’espressione del suo viso parla chiaro, per lui i Diaframma non sono dei musicisti qualsiasi, la sua emozione è palpabile.

Sono le 22 quando il live inizia: Fiumani è in forma splendida, gli anni sembrano non passare per lui. Il concerto spazia tra i  pezzi del nuovo album e quelli storici. Amore e morte, legami che iniziano e legami che si spezzano, di questo Fiumani parla in Ora. E se Coperte tumorali apre il disco e il live, toccando le corde più profonde dell’animo dei presenti, Diamante Grezzo rompe gli argini, fa straripare l’entusiasmo dei presenti, perché se è vero che in tanti cantano l’amore, nessuno lo fa come Federico Fiumani.

Diamante Grezzo è una dichiarazione d’amore, nessuna donna può essere bella, nemmeno paragonabile a quella amata. E l’amore richiesto, urlato, diventa necessario a dare senso alle giornate, alla vita.

Diamante grezzo questa mia vita e’ vuota,
diamante grezzo la mia gola brucia,
diamante ti prego vieni a dare
un po’ di sollievo a questa sete insaziabile…

Diamante grezzo, in minigonna nera
che mi tormenta nelle mie notti insonni,
diamante grezzo quando torni,
diamante grezzo, a dare vita ai miei giorni!

 

Si continua con un’altra perla dei Diaframma. Gennaio è un urlo liberatorio, uno sfogo. Perché sappilo, caro Federico, non vedo cosa possa interessarci ormai se la voce di Miro Sassolini, il primo cantante dei Diaframma, è più bella della tua. Quella voce non serve più, non se cantiamo Gennaio, se ci tocca combattere contro il freddo delle nostre anime, contro le giornate corte, buie e maledette. Abbiamo bisogno, per rinascere, della tua voce strozzata, della tua urgenza.

Nessun senso di colpa, non è importante per me
Tu non stare in pensiero, è solo un finto cuore
Nessun senso di colpa, non è importante per me
Tu non stare in pensiero, è solo un finto cuore

Se siamo innamorati o lo siamo stati, non possiamo  restare indifferenti alle parole de L’odore delle rose, L’amore segue i passi di un cane vagabondo, Verde o Labbra blu. Le ferite in fondo al cuore riemergono, le riconosciamo e ci appaiono bellissime.

 

C’è una ferita in fondo al cuore
Grande come non l’hai vista mai
Guarda il sangue e il suo colore
è bellissima…
Vorrei dare un nuovo nome,
Nuova linfa a tutto quel che c’è
Ma ogni cosa è una ferita
Che mi ricorda te.

Alternate alle canzoni del nuovo album, proposte dal vivo per la prima volta, Fiumani e soci propongono anche Vaiano, Adoro guardarti e Io ho te.

Arriva poi il momento anni ’80, in cui Federico dice di aver voglia di proporre le canzoni dei suoi primi album. Con ironia si prende gioco sia dei suoi musicisti, “costretti” a suonare canzoni fuori dalla scaletta, che del pubblico, spinto ad urlare a gran voce il nome di Miro Sassolini.

Da Siberia, album capolavoro della band, pietra miliare della new wave italiana, vengono pescate la stessa Siberia, Amsterdam, Elena. E se Siberia appartiene alla new wave e ne sublima la poesia, la sofferenza, il lirismo, Tre volte Lacrime si sposta in un territorio di romanticismo diretto e ardito, e ne rivendica la sua purezza, la sua direzione punk. La titletrack è struggente, senza filtri, amore puro. Fiumani improvvisa anche Libra, davanti lo sconcerto della band. Trova spazio anche l’altro album anni ’80 dei Diaframma, Boxe. Adoro guardarti, Blu petrolio e Caldo che chiude al meglio un concerto di cui ne sentivamo il bisogno.

Caldo significa sofferenza, significa morire dentro, sbattere la testa contro la dura realtà e non accettarla.

Caldo significa non farcela, non riuscire, sentire la mancanza della persona amata, sentirsi fuori luogo.

Provateci voi a scrivere una canzone così…

 

Non basta tenere soltanto
Gli occhi aperti
Per buttare giù
Un sorso di caffè
Fuori fa caldo e chissà se
Dietro le serrande abbassate
C’è qualcuno che ha coraggio da vendere
E fa l’amore
Io, io, io sono venuto a trovarti al mare
Per guardarti nuotare e baciare
I tuoi bambini
Io, io, io, io avrei voglia di sapere
Se di umanissimi ombrelloni sei stanca
Se pensi a me
I tuoi amici sono
Un mucchio di stronzi
Hanno facce da ricchi premi
E cotillon
Vestito come in città
Il caldo picchia in testa e al cuore
Scioglie gli affetti e forse
Li fa cambiare
L’autostrada è un macchia d’olio
L’autostrada è una serpe che striscia
O è soltanto un miraggio
Sulla via di casa
Steso su un divano di pelle con
La radio che urla “buone vacanze” poi
Un pensiero esplode
Sono chiuse le fabbriche
Caldo
Non vale la pena
Ricominciare
Con questo caldo
Ah, non vale la pena
Ricominciare
Non vale la pena
Ricominciare

 

 

 

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