[Live Report] GERMI AL CASTELLO (DI MANUEL AGNELLI)

ph. Lucia Cirillo

Testi a cura di Ylenia Montonetti

Foto a cura di Lucia Cirillo

 

Martedì 30 Agosto nella meravigliosa cornice del Castello Sforzesco a Milano è andato in scena GERMI AL CASTELLO di Manuel Agnelli. Germi è una piccola realtà nel cuore di Milano che propone concerti, presentazioni, con un solo obiettivo: essere un “luogo di contaminazione”, in questo caso fra storiche e recenti conoscenze.

Ad inaugurare il palco Marco Parente con i suoi brani fra cui “La giungla del tuo cuore” e “Neve”, poco dopo spunta fuori Agnelli con cui il cantante ha collaborato in passato, per eseguire un brano insieme.

Subito dopo in scena i Bengala Fire. Agnelli e i Bengala, reduci dalla loro esperienza insieme a Xfactor, portano sul palco “In between days” dei Cure per poi lasciare spazio al rock and roll, già noto per chi ha seguito la band in tv. Sul palco i Bengala sono impeccabili, saltellano dal lor singolo in italiano “Matador” a “Valencia” in inglese. Spaccano l’asta come da rituale ai loro concerit, asta che la precisione si portano sempre da casa, concludendo con “Damaged Goods” dei Gang of Four con Agnelli.

È il turno di altri amici di Germi: Bachi da Pietra con Manuel “Bestemmio l’universo” ed il pubblico si divide in chi sta seduto incredulo, troppo pettinato forse, e chi non riesce a trattenersi durante brani come “Paolo il Tarlo”, “Black Metal il mio folk”.

Ora tocca al padrone di casa, per niente facile descrivere i brividi che si provano quando Manuel canta brani come “Ballata per la mia piccola iena”, “1.9.9.6”, “Non è per sempre” e una versione solo piano e voce di “Proci” chiesta a gran voce dai suoi fan.

La contaminazione, filo conduttore di questa sera, continua con “Male di miele” insieme a Bachi da Pietra, “La vita che ricordavo” e “Quello che non c’è” con Brunori Sas e i Bengala Fire.

Chicca quasi finale: Brunori  con la sua inconfondibile simpatia e pezzi come “Come stai” e l’immancabile “Lamezia Milano”, La canzone che celebra la fine di agosto “Guardia 82′” visto che “Il 31 d’Agosto c’è una storia che nasce e un’estate che muore.

L’ultima esplosione sul palco tutti insieme è stata semplicemente emozionante. Sono forse questi gli eventi di cui si ha bisogno, dove si respira un’aria diversa, dove si percepisce la stima, quella vera.