[Recensione] Ernia: il nuovo album “Io non ho paura” soddisfa le aspettative 

 

 

A cura di Erica Biscuolo

 

 

Ernia

“Io non ho paura”

 

TRACKLIST 

Tutti hanno paura (ft. Marco Mengoni) 

BU!

Bella fregatura 

Qualcosa manca (ft. Rkomi) 

Cattive intenzioni (ft. Salmo) 

Buonanotte 

Weekend

Acqua tonica (ft. Geolier) 

Così stupidi 

Bastava la metà (ft. Gaia & Guè) 

Non ho sonno 

Il mio nome 

Rose e fiori 

L’impostore 

 

“Io non ho paura” è l’emblematico titolo scelto da Ernia, pseudonimo di Matteo Professione, tra i più amati rapper della scena contemporanea italiana, per presentare il suo nuovo progetto, il disco numero quattro, in uscita il 18 novembre

Tanta era l’attesa per la pubblicazione del nuovo album, arrivato dopo due anni dal precedente progetto “Gemelli” che lo aveva consacrato tra i nomi più interessanti del rap italiano, e l’artista milanese non delude le aspettative, semmai alza ancora una volta l’asticella con questo personale racconto della società moderna. 

Da sempre, Ernia si è distinto nella scena per il suo animo maturo e riflessivo, abituando il pubblico a brani capaci di una profonda introspezione, caratterizzati da uno story telling in grado di dipingere nel dettaglio momenti di vita, paure e insicurezze dei ragazzi di oggi, capacità che, in questo album, viene non solo confermata, ma che raggiunge nuove vette. 

Il disco si apre ad effetto con l’inconfondibile voce di Marco Mengoni, primo inaspettato featuring dell’album, in una traccia (Tutti hanno paura) che parla di precarietà, sfiducia e disillusione, critica nei confronti delle istituzioni come la scuola, verso la politica e la stessa scena italiana resa piatta dalla mancata presa di posizioni, critica che diventa ancora più feroce e tagliente nel secondo brano BU!. I toni si smorzano poi in Bella fregatura, vera hit radiofonica dell’album e degno proseguimento di Superclassico, brano del precedente Gemelli che grazie al grandioso successo radiofonico lo aveva reso noto al grande pubblico. 

Qualcosa che manca vede il featuring di Rkomi in questa canzone dal sapore pop e romantico, atmosfera che viene interrotta bruscamente dal pezzo successivo Cattive Intenzioni, nata dalla collaborazione con Salmo e che soddisfa le aspettative dei fan più puristi del rap con il suo tiro energico e tagliente.

A metà album compare la vera perla del disco, Buonanotte, toccante racconto di un’esperienza estremamente personale vissuta dal rapper, quella di un’interruzione di gravidanza, che racconta con la delicatezza che l’argomento richiede. Con la sua penna Ernia ricostruisce le sensazioni di quei giorni di incertezza, rimorsi, e domande in questa lettera al figlio mai nato, facendoti sentire partecipe del dolore provato dalla coppia e che ti sembra di sentire sulla tua pelle. Il disco prosegue nell’obiettivo del rapper di scavare in profondità nelle ipocrisie della società, marcato da un certo pessimismo e da un tema costante nella sua carriera, quello della scelta e della conseguente paura di schierarsi, che ritorna in diverse vesti per tutto l’album. Memorabile è la nona traccia, Così Stupidi, che contiene il sample di Stupidi, brano della grandissima Ornella Vanoni, contenuto nel disco A un certo punto del 1974, e il pezzo di chiusura Impostore, traccia introspettiva che indaga le insicurezze che si celano dietro al successo. 

Nel complesso l’album è un ottimo prodotto, probabilmente il migliore dell’artista che si migliora di volta in volta e che di album in album raffina la sua tecnica e la sua scrittura. La speranza è quella di vederlo acquisire, d’ora in poi, una consapevolezza e una sicurezza nelle proprie capacità tale da sentirsi a suo agio nello sperimentare nuovi sound, nello spingersi ancora un po’ oltre, che non si accontenti di essere “uno tra i migliori”, ma che sfrutti il suo talento per diventare una delle voci insostituibili nella scena.  

 

 

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