[Live Report] Un battesimo coi fiocchi: i Franz Ferdinand infiammano il BeColor!

a cura di: Renata Rossi

Siamo ancora emozionati e adrenalinici per il live di ieri sera, le urla di Alberto dei Verdena rimbombano nelle nostre orecchie, ma non ne abbiamo abbastanza. Se la serata di sabato ci ha fatto divertire, ballare, scatenare, sappiamo bene che la prima edizione del BeColor, la manifestazione nata dalla sinergia tra due tra le più importanti organizzazioni della scena calabrese, Be Alternative e Color Fest, promette fuoco e fiamme con l’attesissimo live dei Franz Ferdinand. Ormai mancano poche ore, tra un po’, sul palco “Stefano Cuzzocrea” dell’Agriturismo Costantino di Maida toccherà proprio alla band capitanata da Alex Kapranos esibirsi.

BeColor – 13 agosto 2023
Line Up

Duck Baleno
Ada Oda
Angelica
Canali-Praino
Bruno Belissimo

Franz Ferdinand

Oggi il pomeriggio è più caldo di ieri, ma niente può fermare l’entusiasmo di tante persone che accorrono da ogni angolo della Calabria e non solo, per assistere ai tanti live.

A rompere il ghiaccio tocca ai Duck Baleno e agli Ada Oda, un interessante combo tra Belgio e Italia, a rappresentare la nuova scena indipendente europea su cui scommettere anche in futuro.
Angelica, subito dopo, si presenta sul palco emozionata e fragile, ma piena di energia, non è facile presentare un set che mette a nudo il suo mondo, le storie che narra nelle sue canzoni, tra cantautorato intimista e un ritmo piacevole e coinvolgente.
La chiusura la affida ad un’interpretazione personale e accorata del brano Amarsi un po’ di Lucio Battisti. Come fa notare la stessa cantante, amarsi un po’ è anche lo “slogan” del Color Fest 2023, il brano quindi è davvero il più possibile centrato nell’atmosfera della serata.

Sono passate da poco le venti, quando sul palco salgono Canali e Praino, è la prima volta che li vedo insieme. Ma Giorgio ama le collaborazioni, unirsi ad anime a lui affini con cui affrontare progetti comuni. Praino, calabrese di origini, vede proprio in Canali non solo il produttore del suo nuovo album, Rocamboleschi Finali, ma un vero e proprio mentore, il maestro cui affidare le proprie esperienze. Insieme sul palco funzionano, alternano brani che sfogano rabbia, trasmessa da chitarre urlanti e parole, urla che sgorgano veloci e nervose, incazzate e ironiche. La constatazione di un mondo sbagliato, che non funziona, che non ci piace, che non è quello che si idealizza da giovani, che non è quello che meritiamo, ma anche la consapevolezza di un amore che lenisce le ferite, riscalda gli animi, rendendo tutto meno amaro. Canali dal vivo è lo stesso di sempre, uno che non le manda a dire, sempre pronto a scagliarsi con durezza e ironia contro tutto e tutti. E tra la presentazione di “Canzoni di merda” e un augurio al pubblico di “farsi fottere” Canali saluta insieme a Praino il suo pubblico, portando a termine un live che il pubblico avrebbe gradito più lungo.

Ma è già tardi, tocca a Bruno Belissimo esibirsi. L’artista Italo americano è attivo da anni sulla scena musicale, arricchendo il suo sound grazie a numerose collaborazioni in giro per il mondo. Un’esibizione divertente, colorata, fluo come il suo look, energica e pulsante, che fa ballare e divertire parte del pubblico presente.
Si, solo una parte, perché nel frattempo poco più in là hanno già aperto le transenne che portano al palco principale in cui, di lì a pochi minuti si esibiranno i Franz Ferdinand. L’emozione è palpabile in tanti, ascolto discorsi di gente che ha percorso centinaia di chilometri solo per essere presente, solo per vedere uno dei più grandi gruppi pop degli anni 2000 esibirsi.

 

FRANZ FERDINAND setlist

The Dark of the Matinée
No You Girls
Evil Eye
Darts of Pleasure
Do You Want To
Right Action
Glimpse of Love
Walk Away
Build It Up
Michael
The Fallen
Love Illumination
Take Me Out
Ulysses
Outsiders

Jacqueline
Knock Knock
Lucid Dreams
This Fire

I Franz Ferdinand cavalcano l’onda del successo sin dai primi anni ’00, quando, sulla scia dei tanti gruppi nu new wave usciti in quegli anni, riescono ad emergere, tracciando un solco riconoscibilissimo e un sound super godibile, fresco e ricercato che li pone in vetta alle classifiche di quegli anni. Si pongono come figli della tradizione dettata dagli Smiths o dai Clash, vicini al post punk dei Joy Division da cui appaiono diversi ma ispirati, capaci di creare un sound nuovo e fresco che li accomuna ad altri gruppi dell’epoca come gli Editors, i Placebo o gli Arctic Monkeys.

I Franz Ferdinand hanno stabilito il confine esatto tra il soud ballabile e le chitarre sempre protagoniste, creato ritornelli e slogan da canticchiare la mattina per svegliarsi di buonumore; Sono stati amati da chi usciva dagli anni ’80 e ascoltava Duran Duran e Spandau Ballet e da chi ascoltava Ian Curtis ma aveva bisogno di un’inizione di ottimismo.
Sono passati vent’anni da quando i Franz Ferdinand hanno spiccato il volo, è difficile da credere, ma eccoli qui in una splendida e accogliente location come l’Agriturismo Costantino, nei pressi di Catanzaro, pronti ad esibirsi.

E chi ieri temeva uno spettacolo pomposo, senza cuore, distaccato, si è dovuto ricredere. Il gruppo scozzese ha annullato le distanze con il pubblico coinvolgendolo dal primo all’ultimo pezzo.

 

Naturalmente Kapranos e soci hanno stilato una scaletta puntando tutto sulle loro hit più famose, sui pezzi più orecchiabili, su quelle canzoni che hanno marcato lo stile riconoscibilissimo dei loro brani. In una sorta di party folle ma glam, stiloso ma caciarone, hanno fatto ballare tutti, ma proprio tutti, giovani ragazzi in trance, genitori con bimbi a seguito, coppiette innamorate. Ogni pezzo proposto sembra possedere i segreti di un singolo perfetto: cresce nei ritmi prima del ritornello, è curatissimo nelle costruzioni armoniche, rallenta per poi esplodere sul finale.

L’album più gettonato dal vivo è naturalmente il primo, “Franz Ferdinand”, con la divertente Matinée posta in apertura o Darts of pleasure una manciata di brani subito dopo. Con Do you want to il pubblico esplode in un entusiasmo unico e travolgente. Complice di tutto ciò anche i salti, i balli sul palco, una presenza scenica di Kapranos unica, anche quando cerca di ringraziare in italiano il pubblico presente guidandolo in giocose coreografie che rendono lo spettacolo un party splendido.

La chiusura viene affidata a This Fire, ai riff travolgenti di un pezzo che davvero infuoca i presenti che salutano così una serata indimenticabile, che riempie i cuori e che, inevitabilmente, ci lascia già pieni di aspettative per il prossimo anno!