[Live Report] Color Fest: è il giorno della magia dei Verdena

Live report a cura di Renata Rossi

Il Color Fest, giunto ormai alla sua undicesima edizione,  è diventato un appuntamento imperdibile con la musica dal vivo, una tre giorni all’insegna della qualità e del divertimento capace di attirare gente da tutto il sud Italia, non solo dalla Calabria.

Basti dire che quest’anno si è impegnato per portare a suonare sul suo palco una band internazionale del calibro dei Franz Ferdinand che, proprio a Maida aprono il loro tour di quattro date in Italia.

Ma tutta la line-up è stata davvero ricca e variegata, tale da accontentare davvero il numeroso pubblico presente.

Ma andiamo con ordine…

 

12 agosto – AGRITURISMO “COSTANTINO” – Maida CZ

Color Fest
Line up day 2

Icona Cluster >> 17:15
Parbleu >> 17:50
Whitemary >> 19:10
Seun Kuti & Egypt 80 >> 20:00
Verdena >> 22:15
Napoli Segreta >> 00:00

After show Disco Tic djset

 

Fa ancora caldo quando la musica del Color Fest parte, la gente comincia ad avvicinarsi, allegra e festante. Le prime esibizioni scorrono veloci, ci sono tempi da rispettare e palchi da sistemare ogni volta. Dopo il breve set di Icona Cluster è la volta di Parbleu, che canta in francese e regala una musica dal respiro internazionale, godibilissima.
L’aria rinfresca un po’, e già tempo di Whitemary, di Abruzzo, di colori fluo, di elettronica fatta bene, di trance. La giovane cantante è energia allo stato puro, trascina il pubblico nella dance più ostinata e folle, convincendo tutti della qualità della proposta nuova e coinvolgente.

Sono passate le venti, è la volta dei colori dell’Africa, della passione travolgente di Seun Kuti, figlio di uno degli artisti più influenti del secolo scorso, Fela Kuti, musicista e attivista nigeriano. Seun Kuti ha già all’attivo numerose collaborazioni tra cui quella con Carlos Santana. Sul palco mette in scena uno spettacolo visivamente bello e accattivante, in cui è protagonista la black music e la storia del popolo africano, la forza di chi da sempre combatte per affermare le proprie radici e il proprio valore. L’allegria e la forza che trasmette dal palco insieme alla sua band coinvolgono il pubblico che intanto si fa sempre più numeroso.

L’emozione sale, si cambia palco, tra un po’ tocca ai Verdena. Anni di silenzio assoluto, lontani dal palco e dai social, qualcuno avrebbe potuto pensare che la band bergamasca fosse stata dimenticata dal proprio pubblico, alle prese magari con la “nuova” musica. Invece è successo il contrario, ai primi post su una probabile uscita di un loro disco, uscito poi a settembre dell’anno scorso, si è scatenata la curiosità e l’entusiasmo di tanti che non hanno mai dimenticato quel muro sonico che si alza durante ogni loro esibizione live e l’identità solida di ogni loro lavoro.

Volevo magia” ha riscosso l’entusiasmo di pubblico e critica perchè al solito mescola al meglio gli ingredienti tanto cari ai Verdena: le chitarre, il rumore, le cavalcate rock, la psichedelia, la sperimentazione, i colpi di scena e le deflagrazioni, momenti più intimi e suggestivi, un magma multiforme che dal vivo esplode in tutta la sua energia.
Si, live i Verdena non sbagliano un colpo.

In questo tour, che va avanti ormai da qualche mese, stanno percorrendo in lungo e largo lo Stivale con una scaletta che, pur presentando i diversi brani di Volevo Magia, unisce pezzi di un repertorio ormai ultra ventennale.

 

SETLIST VERDENA

Paul e Linda
Loniterp
Logorrea (Esperti all’opera)
Cielo super acceso
Lui gareggia
Dentro Sharon
Diabolik
Chaise longue
Angie
Fuoco amico II (Pela i miei tratti)
Luna
Crystal Ball
Don Calisto
Un po’ esageri
Sui ghiacciai
Volevo magia

Scegli me (Un mondo che tu non vuoi)
Miglioramento
Muori delay
Valvonauta
Pascolare

Paul e Linda, blues psichedelico del nuovo album, posto in apertura, crea hype, culla un pubblico che esplode poi sulla successiva Loniterp estratta da Wow e sul saliscendi sonoro di Logorrea in cui Luca inizia a percuotere vorticosamente la batteria. Un live tiratissimo e travolgente, dettato dal ritmo della batteria, infuocato dalle urla di Alberto, trasportato dal movimento continuo di Roberta che, da sempre instancabile, salta e si agita ad ogni pezzo. Dentro Sharon e Angie, le ballate per eccellenza dei Verdena sciolgono emozioni e groppi in gola. Luna, uno dei brani più amati del pubblico,  estratto da Il Suicidio dei Samurai, avvolge e travolge, come una corda tesa pronta a sciogliersi e a dissolversi in un ritornello da urlare a squarciagola ancora una volta.

Crystal Ball, è uno dei pezzi più riusciti del nuovo album, accompagnato dal ritmo schizofrenico della solita batteria di Luca e apre alla parte finale del primo set che conclude con la roboante Volevo Magia.

Una manciata di minuti ed eccoli di nuovo sul palco, si inizia coi ritmi più calmi di Scegli me, quasi a volersi un attimo riposare prima dello sconquasso  finale: Muori delay e Valvonauta sono adrenalina pura, voglia di saltare, pogare, abbracciarsi, caricarsi per poi riesplodere. La chiusura è affidata a Pascolare e tutta la follia e l’energia finale di una delle migliori live band, i Verdena: non sappiamo se si tratti di magia oppure no, ma sicuramente quello che lasciano dopo un’esibizione è qualcosa che non si trova facilmente in ogni i concerto rock.