
LO STRANIERO
MAZAPÉ
(La Tempesta Dischi, Pioggia Rossa Dischi/distr. ADA Music Italy)
a cura di: Renata Rossi
TRACKLIST:
1. A mare
2. Pianura paura (focus track)
3. Fuochi per la festa del paese
4. Lady mina
5. Croci
6. Mazapé
7. Luci spente
8. Ministro del temporale
9. Via Domiziana
10. Via Ferrarese (Amico mio)
Raccontare la realtà vissuta lungo i bordi, illuminata da luci soffuse e squarci di realtà che tagliano in due la notte. In oltre dieci anni di carriera Lo Straniero, i cui membri sono attivi da ben più del tempo cui sono legati a questo nome, è riuscito in maniera sempre diversa e mai scontata a narrare le contraddizioni di un tempo votato più alla forma che non alla sostanza dei sentimenti.
Mazapé, quarto lavoro degli acquesi, è un viaggio, l’ennnesimo di una band da sempre in perenne movimento, tra paesaggi evocativi e contrastanti, tra esplosioni pirotecniche per i festeggiamenti del patrono illuminano le lapidi del camposanto (Fuochi per la festa del paese), ombre che, nella notte, ridanno vita a luoghi abbandonati (Pianura Paura) e tristi affreschi su un’umanità ai margini (A Mare, Ministro del temporale).
Buio e Luce, insomma, in quel continuo rincorrersi che marca il tempo della vita.
Come nei passati lavori anche in Mazapé Giovanni Facelli e soci dipingono una contemporaneità abitata da un’umanità varia, disparata e disperata nella sua unicità, unita dalla solitudine e dalla voglia di non arrendersi, contraddittoria, forse, proprio come la collina “ammazza piedi” che si trova a Prasco e da il nome al disco, simbolo di silenzio ed emarginazione ma anche di una incredibile forza vitale, fortemente connessa alla natura incontaminata e agli esseri umani che la attraversano.
E proprio Mazapé, col suo testo essenziale e potente e suoni evocativi ed eterei come la nebbia, definisce i contorni di un lavoro centrato e di grande impatto emotivo, grazie anche all’ottimo lavoro di produzione e registrazione che la band ha portato avanti. Artisticamente prodotti in egual numero da Federico Dragogna, chitarra e penna dei Ministri e già al lavoro, tra gli altrio, con Vasco Brondi e Paola Turci, e Mattia Cominotto, fondatore del Green Fog studio di Genova e produttore per svariate band come Tre allegri ragazzi morti, Meganoidi, Punkreas, Od Fulmine, Numero 6, En Roco, i 1o brani ondeggiano tra elettronica e musica d’autore, in un ascolto tanto piacevole quanto riflessivo.
Lo Straniero, seguendo con coerenza e determinazione un percorso artistico in continua crescita, si conferma, dunque, come una delle realtà più interssanti del panorama italiano.

di +o- POP