Immaginavate che il leader degli Afterhours fosse anche simpatico? “An evening with Manuel Agnelli” @ Rende (CS)

A cura di Renata Rossi

 

SETLIST

Orchestra

Bianca
Non è per Sempre
Il paese è reale
Male di miele

Agnelli/D’Erasmo

Place to be
Padania
Male di miele
Come vorrei
Pelle
(Lettura)
Ti cambia il sapore
Sad Song (Con l’orchestra)
Bianca
(Lettura)
Shadow play
State Trooper
Dove si va da qui
You know you are right
Videogames
Adesso è facile
é solo febbre
(lettura)
Perfect day
Sad Song (con l’orchestra)
Ballata per la mia piccola iena
Ci sono molti modi
Ship building
Non è per sempre
Quello che non c’è

TAU – Rende (Cs) – 24/04

Una bella sorpresa è quella che attende i fan accorsi numerosi per seguire lo spettacolo “An evening with Manuel Agnelli” e che pian piano riempiono gli spalti del TAU (Teatro Auditorium Unical) di Rende, Cosenza.

Un Agnelli diverso, profondamente cambiato dopo le ultime esperienze televisive e professionali: siamo infatti abituati a vedere Manuel circondato dai suoi musicisti urlare tutta la sua rabbia, il suo dolore, la sua energia in maniera istintiva. Questa volta l’atmosfera è più intima e raccolta e sul grande palco del teatro ci sono soltanto il cantante milanese e il fido violinista e polistrumentista Rodrigo D’Erasmo. E Manuel vince ancora una volta: anche chi non ha ben visto la sua partecipazione ai talent, non può non rendersi conto che questo percorso è servito ad acquisire coraggio e nuova consapevolezza. Il suo programma televisivo “Ossigeno” dimostra come oggi il cantante riesca ad aprirsi in maniera sincera al suo pubblico. Lo spettacolo teatrale non fa altro che seguire questa scia, raccontare in maniera onesta e sincera un percorso musicale e di vita.

Lo spettacolo è particolare anche per quanto riguarda la veste musicale di ciascun brano proposto oltre che il modo scelto per raccontarlo. La scelta dei pezzi spazia su trent’anni di repertorio della band ed è legata a ricordi ed emozioni che ciascuna canzone evoca; lo show è inframezzato da diverse cover che, ognuna in maniera diversa, hanno fatto parte della storia del cantante milanese. Si crea così sin dall’inizio un’atmosfera di intimità con la gente. Il racconto spazia dai viaggi in giro per l’Europa fatti da Manuel in gioventù in terre  molto libere sessualmente come la Germania, agli inizi di una carriera difficile ma che profuma di felicità e rivincita. Manuel ironizza sul rapporto odio-amore con fan mai contenti o su quello con musicisti iconici come Lou Reed, Joy Division, Elvis Costello o i Nirvana di cui propone cover intense e personali.

Il palco ricorda l’atmosfera calda di un salotto: oggetti che riportano ad un’atmosfera amichevole, due poltroncine, un appendiabiti, un tavolino e due calici di vino.“Padania”, “Male di miele”, “Pelle” o Bianca” sono le canzoni amate dai fan riproposte in versione a due. Tra le sorprese musicali, due canzoni poco proposte durante i live degli After:

-“Dove si va da qui”, obiettivamente certamente non il pezzo più bello degli Afterhours, viene rivoluzionato e svecchiato un po’. E Manuel lo presenta scherzando su come il loro album ritenuto il più controverso, I milanesi ammazzano il sabato, sia stato anche quello che ha venduto di più, per cui

“Ben vengano gli album controversi”.

“Come Vorrei”, altro brano eseguito di rado dalla band, viene presentato in maniera divertente, scherzando sui testi degli After ritenuti “incomprensibili” da parte di alcuni critici musicali.

Altre battute divertenti nella prima parte dello show riguardano i discografici milanesi che ai tempi dell’uscita di “Hai Paura Del Buio?”erano a parole tutti contenti del loro album salvo poi non voler investirci una lira. C’è spazio anche per parlare (male) di X-Factor, grazie al quale viene prodotto “un mare di merda” ma che gli ha permesso di conoscere musica diversa dai suoi cliché come quella di Lana del Rey di cui propone una canzone.

Agnelli scherza anche sul suo egocentrismo e nel mentre dice di non voler essere un artista autoreferenziale si toglie la giacca e mostra la maglietta col suo volto. Oppure mentre presenta “Adesso è facile”, canzone fortemente voluta da Mina, ironizza sui tempi lunghi che ha impegato a scriverla dicendo che

“Non è solo all’altezza della Divina Commedia ma superiore”

Quello di Cosenza è stato uno spettacolo diverso da tutti gli altri del tour vista la presenza dell’orchestra sinfonica “Stanislao Giacomantonio” diretta dai maestri Alfredo Biondo, Mirko Onofrio e Giuseppe Oliveto che hanno dapprima aperto lo show riproponendo brani storici degli Afterhours, e poi accompagnato Manuel in una toccante “Sad Song” di Lou Reed, uno dei momenti più intensi della serata. Agnelli stesso si è dimostrato onorato di aver condiviso con l’orchestra un’esperienza unica.

Si è trattato dunque di uno spettacolo emozionale di condivisione tra musicisti e pubblico, nel quale il racconto di una vita, quella di Agnelli, diventa il racconto della nostra vita, in cui esperienze personali  diventano universali come universale è il linguaggio della musica e dell’arte.

I nostri articoli sugli AFTERHOURS

Informazioni su Redazione 3329 articoli
di +o- POP