[Recensione] EXIT: il tabellone da gioco di BLINDUR

ph. Ilaria Magliocchetti Lombi

EXIT

BLINDUR

(La Tempesta Dischi / Believe)

 

A cura di Renata Rossi

 

TRACKLIST

540 bar
Eclisse feat. Roberto Angelini
Sereno
Stati di agitazione feat. Rodrigo D’Erasmo
La casa degli spiriti
Mr. Happytime feat. J Mascis
La festa della Luna feat. Monique Honeybird Mizrahi
Secondo Giovanni
Adesso
Aar
Exit

 

Il 30 settembre è uscito per La Tempesta Dischi, “EXIT”, il nuovo album di BLINDUR, pseudonimo del songwriter e producer Massimo De Vita.

Blindur è stato coi suoi primi album una delle rivelazioni musicali più convincenti in Italia. Tra i riconoscimenti che gli sono stati assegnati ricordiamo il ‘Premio Amnesty Italia’ -sezione Emergenti 2021, il Premio AFI e il Premio della Critica a ‘Musicultura’ 2020 e la Targa “Beppe Quirici” per il miglior arrangiamento al Premio Bindi 2020. Blindur vanta numerose esibizioni dal vivo e l’apertura ai concerti di numerosi artisti italiani e non, da Damien Rice a Jonathan Wilson, Cristiano Godano, Giorgio Canali, Niccolò Fabi, Cristina Donà, Tre allegri ragazzi morti, Dellera.

Per “EXIT”, Blindur ha lavorato insieme ai tecnici del suono che lo affiancano da tempo, Paolo Alberta (Ligabue e Negrita) per le registrazioni e il missaggio, e Birgir Birgisson (Sigur Rós, Bjork e altri) per ilmastering, e alla band che dal 2019 lo accompagna live (Carla Grimaldi, Luca Stefanelli e Jonathan Maurano). Nelle 11 tracce che compongono il disco, c’è stato anche spazio per diverse collaborazioni d’eccezione: , Monique Honeybird Mizrahi e Daniele Ruotolo dei Malmo.Tutti i brani sono stati prodotti da Blindur con la partecipazione speciale di Marco Fasolo (Jennifer Gentle, I Hate My Village) e Daniele ‘il Mafio’ Tortora (DanieleSilvestri, Max Gazzè, Diodato e molti altri).

Exit è il risultato dell’esperienza costruita negli anni, un delicato equilibrio fra cantautorato, pop-rock e elettronica e folk. Un album curato, in cui l’estetica del suono esce fuori in ogni pezzo, in cui le influenze sono mescolate ad arte.

Exit si avvale della collaborazione di nomi eccellenti tra i quali: Rodrigo D’erasmo (Afterhours), J Mascis (Dinosaur JR) e Roberto Angelini. Così Eclisse fa sua la delicatezza e lo struggente intimismo di alcune delle canzoni di Angelini, Stati di Agitazione ha una ritmica incalzante che fa tesoro del lavoro sulle orchestrazioni di Rodrigo D’Erasmo. Mr. Happytime è un pezzo delizioso, e il solo fatto che sia costruito attorno alla chitarra di J Mascis costituisce un motivo in più per ascoltarlo. La festa della Luna è invece una ballata delicata che si arricchisce della creatività e della voce di  Monique Honeybird Mizrahi.

L’album è un gioco divertente ma profondo, fatto di atmosfere sognanti, suoni evocativi, note leggere che lasciano sempre un segno: una carezza, un pugno, una folata di vento che accarezza il viso.
Ed è giocoso anche il packaging e la realizzazione del prodotto: il disco si presenta come un tabellone da gioco colorato in cui sono sparse 11 canzoni. Una sorta di percorso ad ostacoli, reali ma anche creati da noi stessi. Un viaggio in posti che sono solo leggenda (540 bar e il mito di Atlantide), che raccontano i nostri tentativi goffi di volare, o solo di provarci nonostante la paura ( Eclisse). Uno spostamento lungo stati d’animo fluttuanti, in cui ci facciamo trasportare da una tranquillità solo apparente (Sereno) e nel quale necessitiamo di un intervento dall’alto che trasformi gli Stati di agitazione in calma e tranquillità.

Raccontare esperienze, sensazioni, timori, in maniera evocativa, sognante, vivere il tutto come fosse un gioco.
Non prendersi mai troppo sul serio, insomma, sapendo che la vita è fatta da una serie di domande alle quali difficilmente riusciremo mai a dare risposte. Exit è tutto questo, un lancio di dadi verso l’ignoto, sapendo che la musica non è certo un punto di arrivo ma può essere quello di partenza.

 

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