di Fabio Izzo
Mi sembra che va bene
Non buttarti giù
se la tua donna non ti vuole più
Ufo Piemontesi, Mi sembra che va bene
Apparvero, furono avvistati e scomparvero.
Nomen Omen. Mai più vero come in questo caso.
Questa fu infatti la storia degli Ufo Piemontesi, gruppo che avrebbe meritato sicuramente maggior fortuna all’interno del nostro bistratto panorama musicale nazionale, ma che è ormai sparito dai radar anche se, per fortuna, può ancora essere ripescato facilmente, non su Spotify purtroppo (facciamo una petizione?).
Che dire? Io, personalmente, li associo ad un passaggio a livello, il solito, dove mi fermavo ad aspettare il treno della vita, sempre troppo veloce a passare, mentre andavo a scuola e tra di noi, in quei capannelli disperati di studenti abbandonati e parcheggiati negli studi si ascoltava musica analogica, quasi fisica.
“Hai sentito gli Ufo”.
Da noi, in Piemonte, sembrava superfluo aggiungere l’aggettivo Piemontesi?
Ma la risposta, almeno la mia, era No.
Facciamo un passo indietro: qualche mese prima, durante l’estate, avevano avuto fortuna al Festivalbar, mitico ritrovo del playback estivo, riscrivendo “Albachiara”, lo storico pezzo di Vasco Rossi. Ma nulla da fare. Non ero un fan del Vasco e una rivisitazione del genere non aveva assolutamente attirato la mia attenzione.
L’incontro ravvicinato tra noi avvenne invece con quello che fu il colpo di coda del gruppo, siamo già al 1999, quando esce “Non si Può Morire Dentro”. La straziante agonia di Gianni Bella, il romanticismo del tempo che fu, veniva così sbeffeggiato, da gente che sapeva suonare il fatto loro.
Eppure a ripensarci gli Ufo Piemontesi sono stati uno splendido What if, per chi non legge fumetti posso dire che si tratta di una realtà parallela, ipotetica, che risponde alla domanda cosa sarebbe successo se… Già, cosa sarebbe successo se il razzo kriptoniano di Kal-El fosse finito al Daily Planet di J. Jonah Jameson.
Esatto.
Gli Ufo Piemontesi, seppur poco, furono questo. Una storia alternativa della musica italiana.
Godibilissima la versione Ufo de “Il cielo in una Stanza”, con il chiaro omaggio a “My Sharona”, o coinvolgente a livelli impensabili la cover di Claudio Baglioni di “Sabato Pomeriggio”. Ma cover è qualcosa di riduttivo in questo caso perché forse potreste riconoscere la musica di queste famosissime canzoni, ma non le parole, paradossalmente!
Scherzi a parte, l’avventura degli Ufo è la colonna sonora della provincia geniale, marginalizzata, di chi sa suonare ma non riesce a trovare il canale giusto, la sigla di Ciro, programma televisivo ne è un ottimo esempio. Magistrale la “Qua qua quando” con Baccini, pezzi che, inutile dire, se fossero stati inglesi avrebbero sbancato il mondo, ma ahinoi o fortuna nostra, Buonanotte ai sognatori è un album tutto italiano che sbrandella il mainstream, lo mastica, lo digerisce e ce lo propone in una godilissima versione alla Bagna Caoda.
Hanno rivestito l’ingessata musica italiana, quella del cantautorato desperados, per dirla alla loro maniera, con atmosfere swing, oscillanti cioè dai Platter, ai Beach Boys, fino ai Culture Club, fino a rendere punk il buon Alberto Sordi di “Ma ‘ndo vai”.
A questo link trovate un pezzo del buon Glezos, già proprio lui che racconta l’incontro/scontro degli Ufo Piemontesi con un altro gruppo iniziante per U, di livello internazionale, molto famoso: gli U2
Eh già…avrebbero potuto essere gli U2 e invece sono stati un nostro preziosissimo gruppo
Sei pronto Stefano? Andrea? Renzo? Ok Ugo, let’s go….Passerrotto non andare via.
Questa la track list di Buonanotte ai sognatori, per meglio darvi un’idea di cosa vi siete persi, o di cosa potete recuperare
- Sabato Pomeriggio (Claudio Baglioni cover)
- Albachiara (Vasco Rossi cover)
- Il Cielo In Una Stanza (Gino Paoli cover)
- Vedrai Vedrai (Luigi Tenco cover)
- Mi Sembra Che Va Bene
- Emozioni (Lucio Battisti cover)
- Grazie Amici
- Ma ‘ndo …Hawaii (Alberto Sordi cover)
- Adesso Tu (Eros Ramazzotti cover)
- Desperados
- La Donna Cannone (Francesco De Gregori cover)
- Italia Über Alles
- Qua Qua Quando (Versilia Edition) (Francesco Baccini cover)
- Sesso
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