Yo Yo Mundi in “Sciopero” alla Festa Rossa di Lari – Tutte le foto

16 Agosto, Festa Rossa di Lari, in provincia di Pisa.
Sul palco gli Yo Yo Mundi in Sciopero

Le musiche dello spettacolo, composte e realizzate dagli Yo Yo Mundi sono liberamente ispirate al film Sciopero, lungometraggio del 1925 di Sergej M. Ejzenstejn e sono state eseguite dal vivo in contemporanea alla proiezione del film.

Membri del gruppo:

Paolo Enrico Archetti Maestri – chitarre, voce
Eugenio Merico – batteria, cori
Fabio Martino – fisarmonica, cori
Andrea Cavalieri – basso elettrico, cori
Fabrizio Barale – chitarre, cori e percussioni

con la partecipazione di:
Luca Olivieri – tastiere, campionamenti e programmazioni

Gli Yo Yo Mundi sono stati tra i primi gruppi appartenenti alla cosiddetta area rock a cimentarsi in questa particolare forma di contaminazione tra le arti che è servita anche quale riscoperta e riproposta di un interessantissimo patrimonio storico visuale.
Questo spettacolo ogni volta che è andato in scena – Cosenza, Napoli, Roma, Milano, Pordenone etc. – ha raccolto positivi commenti critici da parte della stampa e un sempre più grande successo di pubblico.
Lo spettacolo consiste nella proiezione del film – per una durata di un’ora e mezza – con il commento sonoro suonato dal vivo in sincrono con le immagini.
Nella sonorizzazione ci sono momenti di reale improvvisazione incastonati perfettamente tra i numerosi brani creati appositamente per questo commento.
Durante lo spettacolo il gruppo suona seduto proprio sotto lo schermo ove si proietta l’opera, seguendo il film grazie ad appositi monitor video al fine di sposare alla perfezione le immagini del lungometraggio con il commento di una musica ora intensa e vibrante, ora struggente e malinconica, ora scatenata e coinvolgente, che il gruppo di Acqui Terme propone con l’innata energia e l’originalità espressiva che li caratterizza.

La Trama del film Sciopero:
Russia 1912. Un operaio, ingiustamente accusato di aver commesso un furto si toglie la vita in fabbrica. I suoi compagni, dopo essere venuti a conoscenza dei motivi del suicidio, si ribellano e organizzano uno sciopero.
I padroni informati immediatamente da una vasta e organizzata rete di spie decidono di soffocare la protesta. Da una parte gli operai in sciopero reclamano condizioni di lavoro più umane, dall’altra i padroni resistono e tentano di corrompere i più deboli. Nel frattempo lo sciopero prolungato sta riducendo le famiglie alla fame.
Cominciano le provocazioni; durante una manifestazione alcuni disonesti, al soldo dei padroni e della polizia, appiccano un incendio al deposito degli alcolici. I pompieri, chiamati da un’eroica operaia che riesce a dare l’allarme, giungono sul luogo dell’incendio: anziché spegnere il fuoco indirizzano gli idranti sui manifestanti per disperderli.
La civile protesta viene così repressa a colpi di fucile e con ripetute cariche della polizia a cavallo: non saranno risparmiati né le donne né i bambini.
Il finale è caratterizzato dalla disfatta totale degli scioperanti e delle loro famiglie, in disperata fuga, incalzati dai soldati dello zar, che sparando all’impazzata compiono la strage – a queste scene cruente il regista associa ripetutamente le immagini di un macello -.

Il Film: Stacka (Sciopero) 1925
Prodotto dal Primo Stabilimento del Goskino di Mosca. Proiettato per la prima volta il 28 aprile 1925.
Nota: La ricostruzione della pellicola che abbiamo sonorizzato venne realizzata nel 1969 preso gli Studi Gorki.

Il Regista: Sergej Michailovic Ejzenstejn (1898 -1948)
Nasce a Riga in Lettonia nel 23 gennaio del 1898. Nel 1921 lavora come scenografo e costumista al Primo Teatro Operaio Proletkult.
All’inizio del 1924 comincia a girare Sciopero che termina nel 1925, nello stesso anno ottiene grazie a questo film un premio all’esposizione Internazionale delle Arti Figurative di Parigi. Incomincia a girare il suo film più celebre: La Corazzata Potëmkin. Nel 1929 termina il montaggio di Ottobre. Negli anni che seguono gira l’Europa e nel 1930 firma un contratto con la Paramount per la realizzazione di un film a Hollywood.
Comincia a girare Aleksandr Nevskij nel 1937, la prima viene proiettata il 23 novembre dell’anno successivo.
Nel 1942 incomincia la preparazione di Ivan il Terribile ed esce a New York il suo primo organico libro sul cinema: The Film Sense.
Ritorna a Mosca nel 1944 per finire il montaggio di Ivan il Terribile: la prima parte del film ottiene il Premio Stalin di Prima Classe nel 1946, ma il 4 settembre dello stesso anno la seconda parte viene condannata da una Risoluzione del Comitato Centrale del Partito Comunista.
Il 10 febbraio del 1948 muore per arresto cardiaco.

La sonorizzazione di Sciopero:
Sciopero è un progetto di sonorizzazione, ispirato al film Sciopero (1925) del grande regista sovietico Sergej Ejzenstejn, che gli Yo Yo Mundi hanno curato e realizzato per la prima volta nel lontano ’94 per il Festival Internazionale di Cinema Muto: Musica delle Ombre.
Sciopero è un lavoro molto particolare e complesso che vede gli Yo Yo Mundi modificarsi ancora e offrire agli ascoltatori ed al pubblico la loro anima più struggente ed evocativa: ricca di lievi suggestioni acustiche e improvvise scosse sonore elettriche, mescolate al suono vibrante, giocoso e trascinante che da sempre li caratterizza.

Yo Yo Mundi e Sciopero: le musiche del Cd.

Abbiamo composto e realizzato il nostro commento sonoro del film Sciopero di Sergej Michailovic Ejzenstejn nel 1994, negli anni seguenti le composizioni originali si sono via via arricchite e trasformate.
Nel 1994 avevamo impiegato due mesi per organizzare le idee musicali scaturite prevalentemente dalla ripetuta visione del film.
La costruzione del commento musicale è dunque cresciuta in sintonia con l’emozione trasmessa dalle immagini del film e dagli ideali di lotta, speranza e rivoluzione che animano ogni suo fotogramma.
La trama è caratterizzata da intrusioni da commedia pura, che il regista definisce faits divers, molto in contrasto con il clima tragico e cupo che pervade tutta l’opera; sono stati proprio questi momenti che hanno permesso alla nostra vena più giocosa e trascinante di scatenarsi.
Il commento sonoro si avvale di atmosfere e campionamenti dal forte sapore industriale che interagiscono con i nostri strumenti suonati, facendo da trait-d’union tra le diverse composizioni.
Abbiamo altresì evitato di imbrigliare la sonorizzazione con l’ausilio di marchingegni elettronici e ci siamo limitati ad una specie di sincronizzazione a vista delle musiche sulle immagini, che varia lievemente di spettacolo in spettacolo, di visione in visione.
Durante lo spettacolo ci sono alcuni momenti in cui improvvisiamo liberamente, in altri ci facciamo coinvolgere dalla spontanea reazione del pubblico.
Lasciamo che sia l’emozione del momento a dettare i tempi dell’esecuzione, per rinnovare così di volta in volta la forza e l’intensità della nostra interpretazione.
In questo disco troverete sia musiche registrate in studio, sia un estratto del concerto tenuto al Teatro Rendano di Cosenza il Primo Maggio del 1998.

Photostory a cura di Sonia Golemme

 

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