L’astro pop nella Tempesta: il disco d’esordio di Stella Maris

A cura di Massimiliano (Max) Orrico

Stella Maris
La Tempesta

Tracklist

  • L’umanità indotta
  • Rifletti e rimandi
  • Piango pietre
  • Quella primavera silenziosa
  • Coglierti nel fatto
  • Eleonora No
  • Non importa quando
  • Quando un amore muove non ci sono colpe
  • Tutti i tuoi cenni
  • Se non sai cosa più mangi, come puoi sapere cosa piangi?

Esce venerdì 24 novembre per La Tempesta di Davide Toffolo, Stella Maris,  disco d’esordio dell’omonimo progetto.

La band, formata da Umberto Maria Giardini, Ugo Cappadonia, Gianluca Bartolo, Paolo Narduzzo ed Emanuele Alosi, in poco tempo ha confezionato un bellissimo disco Pop nel senso più alto che si possa dare a questo termine.

In alcuni passaggi riecheggiano le chitarre degli Smiths mentre in “Piango pietre”, terza traccia dell’album si potrebbe pensare ad una citazione prog della Premiata Forneria Marconi. La poetica è targata Moltheni così come il modus di cantare i diversi pezzi: Umberto Maria Giardini sia nelle canzoni più intime che in quelle più aperte mostra anche qui il suo marchio vocale. Le liriche sono improntate apparentemente solo su racconti di relazioni interpersonali che però riescono ad aprire a temi di più ampio respiro sociale. La sezione ritmica restituisce alcuni pezzi diretti e alcuni altri obliqui come a far intersecare potenza e poesia.

Il disco si preannunciava tra i più attesi di questo ultimo scorcio di 2017 e l’attesa non è stata vana e sicuramente gratificherà gli appassionati che ancora riescono ad emozionarsi davanti a un lettore cd o a un giradischi, con le orecchie piene di musica e canzoni.

Bel piatto con dentro delle pietanze che sapranno accontentare i palati più abituati a certi sapori melodici e poetici.

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