A cura di Massimiliano (Max) Orrico
Un nuovo giovedì è arrivato, quello del 23 novembre, e nel pomeriggio la rassegna In-Chiostro Sonoro rivitalizza la sala capitolare del chiostro di San Domenico a Cosenza. Il terzo appuntamento dà modo al pubblico presente di partecipare all’esibizione dei Pitagoritmo, duo formato da Checco Pallone e Leon Pantarei che, con la loro esperienza, hanno mischiato i diversi suoni dei loro strumenti, tamburi, voce, chitarre e percussioni tra le più singolari, aiutati da campionamenti in diretta uno, e da una loop station l’altro.
“Siete autorizzati ad utilizzare il vostro corpo”, questo il grido di Pantarei, mentre di fianco Pallone picchia il tamburello, e da qui in poi il pubblico viene coinvolto sempre più, si alzano le ultime file per adagiarsi sui lati e poter vedere meglio lo scenario percussivo posto in terra. I suoni vanno a formare sempre più una miscellanea che porta la gente in sala a vivere una sorta di viaggio sensoriale che pare non aver mai fine nonostante i dovuti stop tra un brano e l’altro.
Gli strumenti percussivi provengono da ogni continente e da ogni ripostiglio, perché ogni cosa ha un suono e un tono diverso atto ad amalgamarsi al meglio con le altre. Mentre bimbi e non solo sono presi dalle atmosfere sonore, ecco uscire nuovamente dalla bocca di Leon “Mani veloci forti, piccole, grandi … ci vogliono le mani per impastare l’arte”.
L’arte ha prodotto cibo per l’anima per quanti hanno deciso di passare un pomeriggio al chiostro di San Domenico alla presenza di due artisti che le mani sugli strumenti sanno come e dove metterle, facendolo col cuore.
Il prossimo ed ultimo appuntamento, almeno per questa seconda edizione della rassegna, organizzata dall’associazione UniterpreSila, sarà con Alessandro Sessa, di San Lucido, paesino sulla costa tirrenica calabrese, romano d’adozione, che regalerà al pubblico presente il suono della sua chitarra battente e i suoi racconti ancestrali.
I primi due appuntamenti di IN-CHIOSTRO SONORO
di +o- POP
