Per fortuna che ci sei – Edda live @ Cafè Retrò

A cura di: Renata Rossi

Setlist

Il santo e il capriolo
Benedicimi
Bellissima
Brunello
Tu e le Rose
Pater
Signora
L’Innamorato
Untitled
Zigulì

Picchiami
Mademoiselle
Spaziale
La liberazione

Arrivederci a Roma
Un pensiero d’amore

Encore

Milano
Stellina
Dormi e Vieni
Saibene

 

A distanza di pochi mesi dall’ultimo concerto in Calabria, Stefano Rampoldi, alias Edda, ha accolto come è solito fare, in maniera unica e speciale, chi in un freddo sabato di dicembre ha voluto essere presente. Se ad aprile il cantante milanese si è esibito in teatro (quello dell’Acquario di Cosenza), che, sebbene splendido, pone artista e pubblico non vicini, questa volta i ragazzi del Color Fest hanno deciso di ospitare Edda e i suoi musicisti al Cafè Retrò di Lamezia, un piccolo locale con un palco che azzera la distanza tra band e fan.

Edda ha di per sé la capacità di stabilire un rapporto davvero intimo con chi l’ascolta: la gestualità, ciò che esprime con la sua musica e i suoi racconti che parlano della vita e delle sue sofferenze, avvicinano il pubblico che diventa parte di un grosso abbraccio collettivo. La scaletta dello spettacolo è composta per lo più dai brani dell’ultimo album, Graziosa Utopia, in cui i temi trattati son sempre legati all’esistenza, troppo dura e tormentata per un animo sensibile e sofferente come quello di Edda. Le donne, i rapporti con gli altri, la droga, l’eroina, minacciano il cantante rendendolo vulnerabile. Edda è però al tempo stesso schietto e consapevole della nuova sfida che, dopo anni di allontanamento dalle scene, ha scelto di intraprendere grazie alla musica. L’ultimo album è vicino al pop, le melodie sono più rotonde e il suono più curato e gentile. La dimensione live però mette in risalto maggiormente la parte rock, viva e diretta della musica e pone in evidenza la voce aspra e bizzarra del cantante milanese.

Nonostante sia il nove dicembre, faccia freddo, e piova ininterrottamente da giorni, Stefano sceglie di presentarsi in pantaloncini corti, felpa e sciarpa per poter salvaguardare almeno la voce; Il Santo e il Capriolo, con la sua dolcezza, apre il concerto seguito da Benedicimi, pezzo rock e dissacrante, e da Bellissima estratto da Stavolta come mi ammazzerai?.

Il pubblico, che conosce ormai a memoria i testi delle canzoni, segue come irretito il cantante. In Pater Edda vomita odio e rancore verso un padre dal quale non si sente amato e, prima di intonare la canzone, dichiara invece amore verso la mamma. Si va avanti con Signora seguita da una ghiotta sorpresa: il cantante milanese annuncia infatti che sta lavorando su un nuovo album (olè) la cui uscita è prevista per fine 2018 e strimpella qualche strofa di una sua nuova (im)probabile canzone liberamente ispirata alla filastrocca per bambini Topolino Topoletto.

Si continua dunque con le trame psichedeliche di Zigulì e un’altra manciata di pezzi fino a Spaziale, canzone in cui, la voce di Edda, che qui si avvicina per intensità a quella di Mina, racconta di come l’amore sia capace di curare e rendere più leggera la vita. Il pezzo colpisce direttamente al cuore e allo stomaco regalando momenti intensissimi. Si arriva velocemente  alla fine della prima parte con un saluto affidato a Un pensiero d’amore, che con la sua follia e il suo ritmo ballabile, fa scatenare tutto il pubblico, anche i più tranquilloni.

Acclamati a gran voce, Edda e i suoi fidati musicisti tornano dopo pochi istanti e con Milano, il cantante è nuovamente Semper biot e racconta, in modo intimo e profondo, il sangue mai rappreso e le cicatrici di un uomo che vive ai margini della capitale lombarda. Stellina, la canzone simbolo di Edda, visto che “Stelline” siamo noi, i suoi fan, anticipa il finale. Dormi e Vieni colpisce in pieno, stende il pubblico e rende quasi impossibile trattenere qualche lacrimuccia.

Scrivere canzoni e urlarle in maniera dissacrante, senza paura di vomitare sensazioni ed emozioni forti, spogliarsi di ogni cosa travolgendo l’ascoltatore, raccontare tutta la sofferenza e la tristezza della vita con ironia e coraggio, sono le armi che appartengono ad Edda e che lo avvicinano così tanto ai suoi fan. Le sue angosce sono le nostre e durante i suoi concerti riusciamo davvero a liberarci, fosse anche per pochi istanti, da un peso enorme che ci opprime.

Edda…

…Per fortuna che ci sei

 

 

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