#piuomenointerviste: un “microfono” per le novità – SOVIET MALPENSA

Photo Credits: Stefania Zuini

A cura di Simona Luchini

Una fotografa curiosa decide di incontrare artisti emergenti e talentuosi cui porre 10 domande per conoscere meglio ogni volta una band diversa: questo è #piuomenointerviste: un “microfono” per le novità.

 

I Soviet Malpensa sono una band nata tra le provincie di Milano e Varese con l’idea di decostruire gli stereotipi dei generi musicali, senza porre limiti e regole ai propri scenari sonori.

I Soviet Malpensa sono: Claudio Turco (voce, chitarra, sintetizzatori, programming), Stefano Caretta (chitarra, voce, sintetizzatori), Marco Scicolone (basso), Massimo De Cario (batteria).

 

Photo Credits: Stefania Zuini

 

Quando nasce il vostro gruppo e a cosa si deve il suo nome?

Il gruppo nasce una decina di anni fa con una formazione completamente diversa. Nel corso del tempo c’è stato un avvicendamento di diversi componenti, fino ad arrivare alla formazione attuale, attiva da circa tre anni. Per quanto riguarda il nome, quando si è trattato di sceglierne uno, abbiamo cercato qualcosa che suonasse bene e che fosse rappresentativo della zona da cui proveniamo, inoltre ci piaceva l’idea di “Malpensa” come luogo di transito e passaggio, punto di arrivo e di partenza.

 

Una parola che caratterizzi ognuna delle tracce del vostro album

Everest – escapismo
Quasi tenebra – armonia
Lucifer – calore umano
Heaven – naufragio
Europa Afterlife – aria
La scienza dei sogni – quiete
Pluto – tempo
Habitat – terra
This is the life – concretezza

 

La canzone che amate di più del vostro album.

Onestamente ci sono giorni in cui le odiamo tutte.
Altri giorni, invece, pensiamo di aver realizzato un ottimo lavoro. Siamo un po’ bipolari da questo punto di vista e probabilmente ognuno di noi potrebbe rispondere a questa domanda in modo diverso.
Comunque oggi è “This is the life”, racchiude forse lo spirito di tutto l’album.

 

Come definite la vostra musica e quali sono gli artisti che vi ispirano di più?

Il termine corretto per definire la nostra musica è “occult european pop”.
I nostri riferimenti sono David Bowie, Nirvana, Arcade Fire, Massive Attack, Echo & the Bunnymen, Sigur Ros, Beck, Depeche Mode, Prince, Can, Neil Young… ma ci piace anche slegarci dall'”anglofonia” e andare a cercare cose che arrivano da qualunque parte del mondo come può essere la Cina, la Turchia, l’Africa, ecc. ecc.

 

Cosa pensate del panorama musicale attuale?

Domanda difficile. Manca qualcuno in grado di fare la differenza. Mancano dei contenuti interessanti.
C’è tanta offerta musicale ma è difficile trovare qualcosa che faccia davvero saltare dalla sedia, sia in Italia che all’estero.
Con una buona dose di curiosità si trovano comunque delle cose entusiasmanti, come ad esempio una band norvegese che si chiama Broen.

 

Se poteste viaggiare nel tempo dove vorreste andare?

Nel Nevada del 1859.

 

Se poteste scegliere di collaborare con un particolare artista internazionale, chi sarebbe e perché?

Sceglieremmo Bobby Gillespie dei Primal Scream perché ha un ottimo gusto in fatto di abbigliamento.

 

Una domanda che faccio sempre agli artisti in promozione: perché una persona dovrebbe ascoltare il vostro disco?

Il disco si intitola “Astroecology” e ha a che fare con l’esplorazione e i cambiamenti, ci abbiamo lavorato circa 5 anni, mettendoci dentro le nostre vite e anche qualcosa in più. Crediamo di aver creato un album interessante, con tante influenze ma con delle sonorità piuttosto personali… tuttavia la domanda che poniamo noi è questa: perché una persona non dovrebbe ascoltarlo?

 

Quali sono gli obiettivi che vi siete prefissati per il futuro?

In futuro vorremmo espandere il nostro sound, esplorare e inglobare influenze da culture di un sacco di posti diversi, continuando a scrivere in italiano, magari ampliando anche la formazione.

 

Cosa avete in mente per il futuro? Tour, concerti.. dateci tutte le info per potervi seguire!
Ovviamente, avendo un nuovo album in uscita, l’idea è quella di suonare e portarlo in giro. Ci piacerebbe anche metterci al più presto al lavoro su materiale nuovo, abbiamo già alcune idee per il prossimo disco e non vediamo l’ora di svilupparle.
Il metodo migliore per seguirci è cercarci su facebook e instagram

 

 

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