Pueblo: lo spettacolo di Ascanio Celestini a Cosenza a febbraio

Photo Credits: Dominique Houcmant | Goldo
Photo Credits: Dominique Houcmant | Goldo

 

Pueblo è la nuova produzione dell’istrionico Ascanio Celestini. L’artista, fra i più rappresentativi del teatro di narrazione, ritorna negli stessi luoghi in cui palpitava la vita della sua precedente creazione: la periferia, il bar, il supermercato, il marciapiede. Qui vive Valentina, giovane cassiera che sogna di essere regina di un reame popolato dalle storie feroci e poetiche di altrettanti personaggi disillusi e traditi dalla vita.

Voci differenti s’incontrano all’interno di un bar per ritrarre un universo fatto di povertà, ma capace di brillare come un diamante di rara bellezza o un mondo senza dei -come quello di Laika– in cui, nonostante tutto, molti miracoli dovranno accadere. Accompagnato dalle musiche originali composte da Gianluca Casadei, Celestini crea un nuovo ritratto dei margini della società e invita lo spettatore a identificarsi con i suoi protagonisti: personaggi che, al di là della loro particolare condizione sociale, come tutti noi, affrontano la propria condizione di esseri umani.

Ascanio Celestini. uno dei rappresentanti più importanti del nuovo teatro di narrazione, è attore, drammaturgo teatrale e regista cinematografico. Tra i suoi spettacoli: Cicoria. In fondo al mondo, Pasolini (1998); la trilogia Baccalà, il racconto dell’acqua, Vita, morte e miracoli e Milleuno, la fine del mondo (1998-2000); Radio clandestina (2000); Fabbrica (2002); Scemo di guerra. Roma, 4 giugno 1944 (2004); Il razzismo è una brutta storia (2009); Pro patria (2012); Discorsi alla nazione (2013). Per il cinema ha girato il documentario Parole sante, il lungometraggio La pecora nera, tratto dall’omonimo spettacolo teatrale, mentre è stata edita nel 2011 la raccolta di racconti Io cammino in fila indiana.

Nel 2015 ha scritto, in collaborazione con M.L. Gargiulo, Un anarchico in corsia d’emergenza e diretto e interpretato la pellicola Viva la sposa. Negli anni ha ricevuto svariati riconoscimenti istituzionali: nel 2002 Premio Ubu speciale “per la capacità di cantare attraverso la cronaca la storia di oggi come mito e viceversa”, nel 2004 il “Premio Fescennino d’oro”, il Premio Gassman come miglior giovane talento, il premio Oddone Cappelino per il testo Le Nozze di Antigone, nel 2005 il Premio Ubu per lo spettacolo Scemo di guerra (come Nuovo testo italiano) e vari altri premi per i suoi testi letterari e teatrali.

 

PUEBLO – DOMENICA 18 febbraio 2018
h 20.30 Teatro-Cinema Italia, Cosenza

 

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