#piuomenointeviste: un “microfono” per le novità – SHIVER FOLK

Photo Credits: Alessandro Roncaglione e Veronica Peracchi

A cura di Simona Luchini

Una fotografa curiosa decide di incontrare artisti emergenti e talentuosi cui porre 10 domande per conoscere meglio ogni volta una band diversa: questo è #piuomenointerviste: un “microfono” per le novità.

 

Shiver Folk : Storie di sospiri e di ginocchia sbucciate
Gli Shiver Folk sono: Lorenzo Bonfanti, Andrea Verga, Stefano Bigoni, Stefano Fumagalli, Luca Redaelli

 

Photo Credits: Alessandro Roncaglione e Veronica Peracchi

Quando nasce il vostro gruppo e a cosa si deve il suo nome?

Shiver significa letteramente “Brivio”, nome affibiatoci da un nostro amico che ci ha sentito cantare dicendoci ” siete da brividi”. Presi da un eccesso di autoreferenzialità, aiutati anche da un’età in cui ti senti di spaccare il mondo, abbiamo deciso che “Brivido” sarebbe stato il nostro nome. Ora ripensandoci ci fa un po’ ridere però è anche bello sia così, perchè sul palco ci emozioniamo e ci divertiamo come dei bambini quindi ci passiamo il “BRIVIDO” come fosse una scossa di adrenalina.
Siamo nati ufficalmente come trio nel 2013, costituendo la formazione a cinque (quella odierna) nel luglio 2014.

Una parola che caratterizzi ognuna delle tracce del vostro album

MEDICINE PER IL MORALE: severa ma giusta. Fa male ogni volta ma fa bene ogni volta cantarla. Mettere le finiestre nella “camera” da letto della fantasia per non lasciarla uscire pensiamo sia il significato cntrale della canzone.
SETTEMBRE: adrenalina pura, sia per la musica che per il testo. Vendere incubi è la chiave di questa canzone.
STORIE DI SOSPIRI E DI GINOCCHIA SBUCCIATE: magica per chi la suona e spieriamo anche per chi la sente.
OLTRE IL SUO RITORNO: una cura casereccia contro l’ansia.

La canzone che amate di più del vostro album

Sicuramente “Settembre” è quella che “sentiamo” di più a livello di LIVE perchè ha anche un impatto scenico che permette al pubblico di entrare nella dimensione descritta dal testo. A livello di sentimento puro però, crediamo che “Storie di sospiri e di ginocchia sbucciate” sia la traccia in cui mettiamo più cura e amore nel suonarla perchè non possiamo banalizzarla semplicemente suonandola, bisogna “viverla” ogni volta e ogni volta è diversamente bello farlo.

Come definite la vostra musica e quali sono gli artisti che vi ispirano di più?

Crediamo che la nostra musica sia etichettata come indie-folk ma nella nostra testa non esiste un genere che vorremmo fare, ci lasciamo ispirare da qualsiasi musica/genere/stile che ci piace, dal rock al folk appunto, al pop, all’hiphop anche o alla musica eletrronica, funky, jazz, chi più ne ha più ne metta. Siamo talmente tanto diversi tra di noi che portiamo più generi e più stili su un’unica strada che è la nostra. Siamo maturati tantissimo rispetto all’inizio, prima eravamo davvero ispirati da gruppi che facevano il nostro genere come i Mumford and Sons, Old Crow Medicine Show, Infamous Stringduster etc etc. Poi ci siamo spinti verso altro in diverse direzioni, diventando più acustici per acluni aspetti, più rock per altri, più pop per altri ancora.
Potremmo fare una lista di allmeno 10 nomi a testa per ognuno di band che ci ispirano, diciamo che la corrente del New-Bluegrass americano e l’indie-rock italiano sono i due estremi da cui andiamo a pescare per ispirarci al nostro sound.

Cosa pensate del panorama musicale attuale?

Fondamentalmente siamo aperti a qualsiasi genere musicale venga proposto, certo abbiamo delle riserve su alcune correnti attuali di musica ma non sapremmo dare un nostro giudizio sul panorama musicale italiano attuale bene definito, anche perchè non ci sentiamo di “giudicare” il lavoro di altre band che hanno sicuramante un loro curricul e una loro storia validi scusaremnte più dei nostri.

Se poteste viaggiare nel tempo dove vorreste andare?

Sicuramante a cavallo tra gli anni ’80 e i ’90 in America o in Inghilterra.

Se poteste scegliere di collaborare con un particolare artista internazionale, chi sarebbe e perché?

Credo che ognuno di noi darebbe una rispopsta diversa a seconda del proprio gusto personale ma sicuramante ci piacerebbe collaborare con musicisti come gli Old Crow Medicine Show che sono partiti dal nulla e dopo dieci anni di carriera insiema, rimanendo loro stessi, hanno firmato un contratto con la Columbia Records. Avremmo moltissimo da imparare da loro e sicuramante sarebbe molto divertente suonarci insieme.
Per quanto riguarda l’Italia i Nergramaro o Jovanotti, perchè sanno sempre reinventarsi e “spaccare” in ogni cosa che fanno.

Una domanda che faccio sempre agli artisti in promozione: perché una persona dovrebbe ascoltare il vostro disco?

Perchè sentiamo di avere qualcosa da dire. Perchè quello che trattiamo nelle nostre canzoni sono le gioie, i problemi, successi ed insuccessi di gente “normale”, gente come noi che per vivere si spacca il culo in fabbrica otto ore al giorno e poi quando torna a casa gode del suonare e dello stare insieme. Perchè c’è semplicità in quello che facciamo, ed è una cosa che ci sembra mancare sempre di più in tanti aspetti della vita di questo momento storico.

Quali sono gli obiettivi che vi siete prefissati per il futuro?

Non facciamo mai programmi a lungo termine ma sicuramente faremo un nuovo album “lungo” e proveremo a girare l’Italia Shiverizzando più gente possibile. Abbiamo raggiunto la dimensione del “un concerto alla volta, una fatica alla volta, con calma ma insieme”.

 

Cosa avete in mente per il futuro? Tour, concerti.. dateci tutte le info per potervi seguire!

Abbiamo in programma un piccolo tour estivo dove presenteremo ancora “settembre” e qualche brano nuovo. Non vediamo l’ora di tornare a suonare per fare casino tutti inieme, noi e voi.
Per contattarci/seguirci/trovarci/stalkerarci ci trovate su Facebook alla pagina Shiver Folk , su instagram sempre all’account Shiver Folk e sul nostro sito www.shiverfolk.it

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