A cura di Loupino
RUMBA DE BODAS
Super Power
(Irma Records)
TRACKLIST
1 Freaky Funky
2 Not Falling in love
3 Superpower
4 Heebies Jeebies
5 Sound Assault
6 Imaginaria
7 Pale blue dot
8 Lucky to be here
9 Strawberry head
10 La cumbia di Elio
11 Tin machine
Faccio fatica a ricordare quante volte abbia visitato Bologna in vita mia.
Bologna, girarla tutta. Magari. Ne avessi girata almeno una sillaba, BO. E’ un offesa a me stesso, solamente pensare che a Bologna ci sia stato. Però è vero che ci sono stato a Bologna, nel senso che è vero che ci sono stato sempre allo stesso posto: La montagnola. Il parco della Montagnola, dietro alla stazione. Basta questo luogo a identificarmi come uno che di Bologna non ne sa nulla. Neanche Piazza Maggiore ho mai visto. Il Dallara, La Torre degli Asinelli e quella di Garisenda. Montagnola e basta. E che cosa ci sara’ mai di speciale in questo parco della montagnola. Due cose in particolare. L’attesa, oltre il binario. L’incontro, oltre il confine.
Non è il calcio, ma la passione per la squadra del cuore. Con dentro tutte le consuetudini della propria terra.
Prendete una melanzana. Fatela a fette e mettetela sotto sale. Un peso sopra a togliere via le impurità. Poi fatela bollire, prendete un contenitore e strato per strato affogate le fette nell’olio. Chi ci mette un po’ d’aglio e menta. Chi ci mette altri odori. Poi si aspetta e poi ci si incontra. Ricordo una volta in direzione Verona, talmente aspettavo che aspettavo, che più che una melanzana, sarebbe stato più opportuno usare la metafora di una BANANA: avendone persi 3 di treni in quella occasione. Pertanto imparai che a certe cose, bisogna prestare attenzione. Fiutarle e cercarle. Perchè in fondo tutti si raccontano la stessa storia.
Rumba de Bodas sono una storia diversa. Quella della Bologna immaginata, ascoltandone i loro brani. Proprio come nei momenti in cui avevo il culo piantonato, per l’arrivo degli altri facinorosi, diretti verso chissà quale stadio del nord. Cercavo la città. Nelle persone e nei suoni del parco. Rumba de Bodas, spostano il suono oltre il confine, il limite del ritmo. Avete ascoltato il loro ultimo album SUPER POWER? È una bomba. (Irma Records). E’ il loro terzo lavoro, dopo Just Married & Karnaval Fou.
Avete ascoltato i Rumba de Bodas suonare dal vivo? Qualche differenza nei dieci anni di attività? No, sempre una roba da Super Bomba. Tutto quello che la gente riesce a farsi passare davanti al naso, per poi starnutirsi addosso la noia. Sto parlando di vitalità, colori, grinta e voglia di spaccare tutto. Qualche mese fa ho avuto il piacere di mettere dei dischetti prima e dopo la loro performance Londinese. Ancora più interesse nello scambiare qualche battuta con i ragazzi. I Rumbas de Bodas nascono a….provengono da…una sorta di discorso che in Topico Tropico non si farà mai. Glie l’ho detta proprio così alla band, WikiTropico Not At All!!. C’è scappata qualche risata. Per carità, ce ne fossero temi di maturità del tipo: Parlami dei Rumba de Bodas. Optare per i sermoni classici, vuol dire essere rimandati a Settembre, sotto al palco di un tour in intercontinentale. UK, Corea, Germania, Russia. Ripetizioni di Latin, funk, Electro. Reggae ovviamente non manca. E la cumbia di Elio.
Rumba de Bodas, una banda capace di mangiarsi ogni sorta di crowd. Come quella allegra di Movimientos, fatta di gente che sa. Che a volte non è spocchioso sapere. Piuttosto serve a chi fa arte, avere una solida base di conoscenti. Aficionados tropicalista e anche di melanzane e di trenovie. Lucky To Be Here, che sia Londra, Bologna, Calabria. Imaginaria, un po’ come questo storia. Freaky Funky, I’m looking pretty funky. Per carità, ai tempi della Montagnola, in pieno disagio, looking pretty stinky. Non era concepibile nessuna sorta di amore. Not falling in love, solo un sentimento automatico, meccanizzato umanamente. Manuale. Lattine di birra a scandire il tempo come Tin Machine. Sentirsi un’infinitesima parte di una piattaforma digitale o solare, Pale Blue Dot. Un nervoso indescrivibile. Ansie, addolcite dalle fragole buone buone, comprate scansando le grida del mercato. Heebie Jeebies VS Strawberry Heads. Mi sarei voluto sporgere più a largo. Avventurarmi come Pentothal. Aver paura di tornare a casa, come Fabieschi. Bucare le route alla vespa dei Lunapop. Ho una voglia di conoscere Bologna, che appena possibile me la giro tutta, tranne che alla Montagnola vado. Alla Montagnola non ci vado che ci lasciai lo stomaco a mangiare quelle lasagne preriscaldate e scotte. Era un posto gestito da un crotonese, citta’ pitagorica not usually known for the Lasagna.
Arrivo presto Bologna e porto i Rumba De Bodas con me.
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di +o- POP