Torna Bruce Hornsby, con l’ottimo “Absolute zero”

A cura di Giovanni Graziano Manca

 

Bruce Hornsby

Absolute zero
(Thirty Tigers)

Tracklist

  1. Absolute Zero (featuring Jack DeJohnette)
  2. Fractals
  3. Cast Off (featuring Justin Vernon and Sean Carey)
  4. Meds (featuring Justin Vernon, Blake Mills and Rob Moose)
  5. Never In This House (featuring y Music and The Staves)
  6. Voyager One (featuring y Music)
  7. Echolocation
  8. The Blinding Light Of Dreams (featuring yMusic)
  9. White Noise
  10. Take You There (Misty) (featuring yMusic)

Ricordo bene, di Bruce Hornsby, alcuni suoi dischi non recenti, “Scenes from the Southside” del 1988 e “A Night on the Town”, del 1990 (entrambi realizzati con i The Range, gruppo che allora accompagnava il musicista e cantante della Virginia) che forniscono buona testimonianza del modo originale del nostro di coniugare un sound prettamente californiano a partire dai tardi anni Ottanta del secolo scorso.
Hornsby si è sempre contraddistinto da un lato per avere sempre inserito nelle sue canzoni suggestioni musicali di tipo diverso, dall’altro per aver sempre accolto nei suoi dischi musicisti di grande fama e di diversa estrazione stilistica.
Nel corso della sua lunga carriera Hornsby ha collaborato tra gli altri con Bob Dylan, Grateful Dead, Bonnie Raitt, Willie Nelson, Eric Clapton, Elton John. Ad un decennio dalla sua precedente uscita discografica (“LEVITATE”, del 2009), out il 12 di Aprile u.s. ecco il nuovo lavoro di Bruce Hornsby intitolato “Absolute zero”.
Dieci le tracce presenti nel disco, per un tempo di ascolto che supera i quaranta minuti. Dico subito che il risultato dei più recenti sforzi compositivi di Hornsby è decisamente buono. Splendide e dense di melodia le pianistiche “Absolute Zero” e “Cast Off”; più tradizionale, in perfetto stile folk e di sapore californiano “Echolocation”. Ancora pianoforte per l’inconsueta  “Fractals”, ancora dosi di melodia per la bellissima “Meds”.
Il disco, peraltro, non perde un colpo e non accusa cali qualitativi, è in altri termini, sotto questo specifico aspetto, omogeneo: “Never In This House”, “Take You There”, e anche i restanti brani del disco denotano un ottimo songwriting e il momento creativo particolarmente felice in cui si trova Hornsby.
Tra gli ospiti di “Absolute Zero” Jack DeJohnette e Justin Vernon.
Potete ascoltarlo tre, quattro, cinque o più volte, quello che vi abbiamo presentato è un l’album che cresce progressivamente dentro di voi facendovi provare ricche e consistenti emozioni.

Welcome back, Bruce!

 

 

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