Serata graffiante allo Joggi Avant Folk con il “Grrr Power” di Io e la Tigre e il rock potente dei Sick Tamburo

Avventure, incidenti, accidenti, testi, foto e quant’altro, a cura di Maurizio Lucchini

Vi ricordate le “mirabolanti, rocambolesche e alquanto spericolate avventure di piuomenopop” ?
Una nuova mirabilante, rocambolesca, spericolata avventura è stata quella dello Joggi Avant Folk 2019.
Ricorate quando, durante una di queste avventure, la nostra pop-mobile si era guastata? Bene questa volta abbiamo avuto un collaboratore che si è guastato. Pensavamo giustamente di rottamarlo e prenderne uno nuovo, ma vabbé, siamo sentimentali, o forse ce lo valutavano troppo poco,  e abbiamo deciso di mandarlo in riparazione.
Così mi trovo solo io, a Joggi, a destreggiarmi tra dibattiti, laboratori, mostre, lunghe file per mangiare, concerti, e con gli amici di Emigration Song che, nonostante le promesse non hanno portato al Ginger Beer e quindi mi sono dovuto alimentare a vodka lemon.
Fortuna che Lorenzo e gli altri ragazzi dell’organizione sono sempre precisi, puntuali, disponibili, supportanti, e questo ha reso il tutto più semplice.
Arrivo presto nella cittadina di Santa Caterina Albanese, mentre sul palco i Sick Tamburo fanno il sound check, vedo arrivare IO (non io, ma IO) e poi la tigre.
Poca gente, situazione ideale per chiedere a IO e alla tigre se posso fare qualche foto fuori dal palco. Ok, si fa, però la tigre voleva prima essere pronta, pettinarsi la criniera (ma no le tigri non hanno la criniera, o si?), il tempo di prepararsi e i Sick Tamburo finiscono il check e Mr Man si perde in chiacchere con loro, facendo sfumare l’improvvisato set fotografico 🙂

Vabbé ‘sti cavoli (si può scrivere sticavoli, no?), aspetto che salgano a fare il sound check e le fotografo lì.

Cena veloce, o meglio di corsa, fortunatamente ci sono due file per mangiare, quella della mia scelta alimentare era vuota, mi risparmi mezz’ora di cosa. Uhm dovrei forse riflettere anche sul perché nessuno era un quella fila, ad ogni modo non sono morto, non sono stato neppure male, il cibo aveva un ottimo sapore 🙂

E’ ora di IO e la tigre, la gente si riversa nella piazza della chiesa, dove è situato il palco, e loro iniziano

Un’ora o forse più di ottima, GRRRaffiante musica, quando ci si diverte il tempo passa veloce, troppo veloce, ed è già il momento per loro di cedere il palco ai Sick Tamburo.
I Sick Tamburo si presentano in una formazione a tre, o forse 4 se contiamo la persona che seguiva il meraviglioso e ricchissimo merchandising. Non ricchissimo nel senso di costoso, ma veramente avevano di tutto e di più, soprattutto di magliette le volevo tutte, ma non potendo averle tutte, me cretino, nell’indecisione non ho comprato nulla.
Ma torniamo ai Sick Tamburo, in una piazza gremita di gente, estremamente variegata, di tutte le età, fanno vibrare la piazza del paese, le montagne che la circondano e la vallata sottostante.

Eccoli in alcuni momenti del live

La serata prosegue, beh serata, è già notte inoltrata, con il dj set di Roberto Vagliolise, mentre i gruppi si apprestano a partire e gli organizzatori sono già in moto per l’appuntamento successivo, quello della serata conclusiva.
E noi? Beh le mirabolanti, rocambolesche e alquanto spericolate, e questa volta rottamanti, avventure di piuomenopop, purtroppo per voi non si concludono qui. L’altra collaboratrice di piuomenopop è ancora a fare la revisione, ha i pneumatici lisci, deve rifare la convergenza, la distribuzione, cambiare l’olio e le pasticche dei freni, così sarà mio onore/onere continuare l’avventura che vedrà co-protagonisti ‘O Zulù e Francesco Di Bella. Ma per questa avventura dovrete attendere, ancora un po’.

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