Ciromantici unitevi! 30 anni di Radio Ciroma 

 

 

di Massimiliano (Max) Orrico 

 

Il 14 dicembre a Cosenza come in ogni città è San Valentino con contestuale festa dell’amore, ma in particolare nella città bruzia quest’amore si esprime per la radio a causa del compleanno di Radio Ciroma

Radio Ciroma è una radio libera e comunitaria che nasce il 14 febbraio 1990 e oggi nel 2020 compie la bellezza di 30 anni.

Probabilmente l’unica radio comunitaria in fm ancora in vita e vitale. 

Una radio, la Ciroma, che a Cosenza fin dai primi passi nell’etere cittadino è punto di riferimento per chi ha voglia di comunicare, di dire la propria alla sua comunità e alla città, e nel tentativo di costruzione di un altro modello di città diventa la comunità dei senza comunità. 

105.7: da una frequenza diventa una sigla che identifica un pensiero e le radioline di molti cosentini cominciano a spacciare le voci e i contenuti che provengono dagli Archi di Ciaccio (luogo della prima sede della radio) e poi Via Montesanto, Via Sabotino, e dal 2002 fino ad oggi, Piazzetta Toscano.

Radio Ciroma è radio di movimento, e proprio questo suo appartenere al movimento, nel 2002 per allestire un media center a causa degli arresti che hanno visto coinvolti diversi attivisti no global, si rese necessario uno spostamento fisico in un luogo più grande quindi più idoneo, Piazzetta Toscano. 

Quindi politica, informazione, ma anche sport e naturalmente musica, questi gli ingredienti della ricetta ciromista che da un trentennio fanno vivere i 105.7 MHz nell’etere del cosentino e dall’avvento del web lo streaming su www.ciroma.org

Da sempre la musica mandata on air non risponde a logiche di mercato, punk, reggae, rock in tutte le sue sfaccettature, italiana, d’oltralpe, d’oltreoceano, rigorosamente no mainstream, l’importante è che piaccia al programmista di turno, segno di ciò può essere il fatto che attualmente la trasmissione più longeva del palinsesto risponde al nome Bande Rumorose e verte proprio su musica hard, dall’hardcore al metal e derivati. 

La radio è stata ed è ancora palestra per chi ha voluto e anche oggi vuole fare della comunicazione una professione, molti giornalisti professionisti si sono fatti le ossa dietro i microfoni della Ciroma, nel Ciroma giornale, nel commentare la partita del Cosenza Calcio, fino al presentare e proporre, promuovere, musica, libri, fumetti, teatro, e arte in tutte le sue espressioni possibili e sperimentabili. 

Cosenza poi grazie proprio a Ciroma è stata uno dei primi palchi per tanti gruppi che hanno fatto una certa storia della musica italiana, dai Mau Mau, ai Casino Royale, ai Flor, per fare solo tre esempi, così come la radio (per chi scrive quando si scrive o dice la radio si intende Ciroma), è stata da sempre punto di riferimento per molti musicisti e gruppi che muovono i primi passi da Cosenza, perché grazie ad essa hanno modo di promuoversi e occasioni per esibirsi. 

Nel maggio del 1998 ci fu, a proposito di occasioni per esibirsi date ai gruppi, il secondo rockraduno al Castello Svevo organizzato per festeggiare gli 8 anni di vita della radio, dove giovani o meno giovani band si esibirono fin dalle prime ore del pomeriggio fino a notte tarda di un venerdì e di un sabato, il tutto trasmesso in diretta radio; in quei gruppi militava tanta gente che oggi continua a far musica e musica originale, girando l’Italia come musicista e non, uno tra tutti Aldo D’Orrico che all’epoca coi Diastasia, poi nei Miss Fraulien, ed oggi da solista con lo pseudonimo Al The Coordinator, non ha mai interrotto il suo rapporto con la radio. 

Restando alla musica, perchè Più o meno pop si occupa principalmente di questo, Ciroma è anche il nome di un gruppo che in qualche modo negli anni novanta portò il nome della radio sui palchi di tutta Italia, capitanato da Franco Caccuri che aveva alla chitarra un certo Lutte Berg, in quegli anni di stanza proprio a Cosenza. 

Radio Ciroma fu poi anche voce dei primi vagiti della scena hip hop all’interno della quale cresceva DJ Lugi, e fonte a cui si è dissetato tale Kiave.

Avvicinandoci ai giorni nostri, se proprio volete un aneddoto, ecco che un pomeriggio di ormai undici anni fa, nel 2009, Dario Brunori già Brunori Sas, in una intervista telefonica, proprio in diretta sui 105.7 di Radio Ciroma, ebbe a dire che all’epoca, con Vol. 1 già uscito, non aveva un gruppo con cui portarlo in giro per concerti, ed ecco che un ascoltatore in studio propose senza quasi pensarci di prestarsi lui ed un gruppo di amici che con lui suonavano, è così da quel giorno Dario Della Rossa, Mirko Onofrio, Massimo Palermo, e poi Stefano Amato non lasciarono più Brunori Sas. 

Poi ancora L’Ora di Italiano format ideato e condotto da Ester Apa, ha portato dapprima nelle sale sottostanti gli studi di Radio Ciroma e poi in posti più grandi, cantautori e gruppi della nuova scena italiana, dell’oggi possiamo dire calibro di Di Martino, Colapesce, Bob Corn, Comaneci, Giuradei, e come ultimo e non ultimo esempio, Iosonouncane, che fatto ritornare l’anno successivo la sua prima esibizione per aprire un concerto dei Verdena, ebbe modo proprio a Cosenza e proprio grazie a Radio Ciroma di conoscere Alberto Ferrari e soci e diventarne poi loro produttore. 

Lo scorso 14 febbraio 2020 a due passi dai suoi studi, ospitati dal Beat music club, storico pub del centro storico cosentino ciromisti di ogni età hanno avuto occasione di ritrovarsi, raccontarsi, e soffiare assieme le candeline sulla torta dei 30 anni, tra ricordi, birre, abbracci, le canzoni cantate da Rosa Martirano accompagnata da Franco Caccuri, la chitarra punk di Toni Annunziata, quella folk del già su citato Al the Coordinator e finalmente dopo dodici anni i pezzi di Totonno Nevone e Luca Garro dei Duff, grandi esclusi da quel raduno del 1998.

Nel 2011 l’Unesco proclama il world radio day, fissandolo per il 13 febbraio, il 14 dello stesso mese è il compleanno della Ciroma, a me piace pensare ad una felice coincidenza. 

Benvenuti sui 105 e 7 di Radio Ciroma, seguiteci pure su www.ciroma.org, Potere alla città!

Stay tuned stay Ciroma 

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