L’Uno Maggio tutti a Taranto! (virtualmente) 

 

 

a cura di Massimiliano (Max) Orrico

 

Nella tarda mattinata di mercoledì 29 aprile 2020 è iniziata la conferenza stampa di presentazione dell’Uno Maggio Libero e Pensante

Quest’anno è strana, non ci si saluta stringendosi la mano e non si brinda col vino che sulla bottiglia porta l’etichetta col tre ruote, simbolo del comitato organizzatore dell’evento. 

Evento nato sette anni fa per portare avanti la battaglia del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti.

Alternativo al così detto concertone di Piazza San Giovanni organizzato dai sindacati confederali, l’Uno mMggio Libero e Pensante di Taranto ha avuto il pregio di portare sul palco la voce di operai e liberi cittadini portando a tema il lavoro e la salute. 

Su quel palco in Piazza della Vittoria a Taranto si sono esibiti tanti artisti, sia attori che musicisti.

Quest’anno la pandemia ci ha costretti tutti a casa e quindi ha dato modo alla direzione artistica formata da Michele Riondino, Diodato e Roy Paci, di ripensare e rimodulare l’evento, non più un concerto dal vivo ma una serie di interventi sparsi tra social e tv.

Il lavoro centrale di questo 2020 può esser considerato il documentario “Liberi e Pensanti Uno Maggio Taranto” curato dai registi Giorgio Testi, Francesco Zippel e Fabrizio Fichera, quest’ultimo tarantino mentre gli altri provengono da Roma, come da più o meno tutt’Italia sono originari gli artisti comprotagonisti assieme ai membri del comitato, alcuni amici storici dell’uno maggio tarantino, altri che avrebbero preso parte per la prima volta al concerto proprio quest’anno. 

Elio Germano, Carolina Crescentini, Zerocalcare, Ghemon, Vinicio Capossela, Piero Pelù, Brunori Sas, Samuel, Manuel Agnelli, Rodrigo D’Erasmo, Niccolò Fabi, Negramaro, Elisa, Coma_Cose, Mama Marjas, Gabriella Martinelli, Fabio Rondanini.

Questo l’elenco degli attori e musicisti che nel documentario faranno da megafono alle battaglie dei compagni del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti e delle altre realtà aderenti all’iniziativa. 

Il documentario andrà in onda in prima visione in versione integrale la sera di venerdì 1 maggio come appendice al programma di Diego Bianchi, conosciuto anche come Zoro, Propaganda Live su La7, il cui direttore di rete Andrea Salerno si esprime così: “..Una storia che racconta la metafora dell’Italia, drammaticamente in bilico tra diritto al lavoro e diritto alla salute. …” 

Tutta la giornata poi sia sui canali social che su La7 sarà caratterizzata da appelli ad una raccolta fondi a favore di Emergency, impegnata in diverse parti del mondo compresa l’Italia, il fondatore della ONG Gino Strada che prendendo la parola si è espresso così

Non è possibile pensare alla nostra salute come una cosa privata, c’è bisogno di un impegno collettivo affinchè sia tutelata per tutti.

Tra l’altro, uno dei direttori artistici proprio quest’anno ha dedicato la sua vittoria del Festival di Sanremo a Taranto e al Comitato Cittadini Lavoratori Liberi e Pensanti, e nelle fila dei giovani nello stesso festival Gabriella Martinelli ha portato Il Gigante d’Acciaio che a suo modo racconta questa storia.

Questo Uno maggio, e non Primo, come faceva notare uno dei membri del comitato, forse per differenziarsi dall’evento ormai probabilmente carente di politica che si svolge a Roma; questo Uno Maggio sarà diverso, come diversa è stata la conferenza stampa che lo ha presentato, ognuno a casa sua, ognuno coi suoi device a connettersi via social e tv, mantenendo però la voglia di stare insieme, e di farlo fermandoci a pensare, magari aiutati da una dose di buona musica.

 

Per sostenere EMERGENCY https://sostieni.emergency.it/dona/

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