[SINGOLARMENTE] “Lucio.” dei Cromatico

Piuomenopop per scelta editoriale non ha mai pubblicato contenuti su singoli. Ci siamo resi conto negli ultimi tempi che il momento particolare porta il mondo della musica a reinventarsi e a proporre diversamente i suoi contenuti…così abbiamo fatto anche noi 🙂
È per questo che nasce la rubrica SINGOLARMENTE, che non parla di album e live (e della seconda sappiamo perchè), ma delle piccole gocce che i vari artisti stanno rilasciando nel mare magnum della musica: i singoli.

Il progetto Cromatico è formato da Francesco Di Marco e Giacomo Pasutto. La loro storia nasce tra le aule del Conservatorio di Pescara dove per la prima volta si incontrano le due anime musicali di Cromatico: Giacomo, batterista jazz, si occupa del groove suonando batteria, basso e chitarre, mentre Francesco, violoncellista, rappresenta la parte melodica del duo attraverso voce, pianoforte e synth. Si definiscono “ladri di colori” perché amano mischiare generi e approcci musicali diversi: una tela bianca che parte dal pop e dal cantautorato per colorarsi con sfumature RnB, Hip Hop, Soul e Funk. Il risultato è una musica dal gusto internazionale che mette insieme strumenti tradizionali, elettronica e una scrittura dei testi ricercata.

Il 9 aprile 2021 è stato pubblicato “Lucio.”, il nuovo singolo di Cromatico, duo Soul / RnB di Pescara alla prima release con Emic Entertainment. Dopo “Morfina” “Asciugare le Vene”, pubblicate rispettivamente a Settembre 2019 e Maggio 2020, il progetto Cromatico continua un percorso musicale caratterizzato da sonorità internazionali ricche di groove, sapientemente miscelate con il pop e il cantautorato italiano. “Lucio”, impreziosita dal featuring di Galli, autore del brano insieme al duo , racconta di un’avventura notturna tra le vie di una città deserta: nessuna destinazione precisa e soltanto i ricordi come bussola. La “giungla metropolitana” è il paesaggio protagonista di un viaggio mistico in cui si mescolano sensazioni, colori, emozioni e luci soffuse. Un sound delicato dal ritmo deciso e un’armonia raffinata ci proiettano al centro di questa notte urbana e solitaria, disegnata da una melodia catchy che ci accompagna con leggerezza. Le sonorità Soul / RnB si uniscono ad un testo ricercato ricco di figure retoriche che ondeggiano tra richiami materiali ed evocazioni fantastiche. All’ascolto la sensazione principale è quella di un’immersione totale all’interno di un mondo magico, fatto di immagini sfuocate, di vecchie canzoni, di amori perduti e ricordi più che mai presenti. Un viaggio spensierato e allo stesso tempo intenso, in una città che altro non è che la rappresentazione materiale della complessità interiore di ognuno di noi.

Qui una mini intervista.

 

Da dove nasce la scelta di pubblicare un singolo in un momento così delicato dove non si può suonare dal vivo?

Un evento così impattante come il covid va a stravolgere tutti quegli equilibri e quelle certezze che ognuno di noi credeva di avere. Non neghiamo che appena cominciò questa pandemia fummo pervasi dall’idea che la nostra musica, le nostre canzoni, non avessero più un senso, perché è così che ti senti quando arriva un evento di quella portata, tutto acquisisce un’altra scala di valori. Però, dopo più di un anno, abbiamo sentito il bisogno e il dovere verso noi stessi di ricominciare; è giusto che tutti gli artisti e il mondo dell’arte in generale con i suoi lavoratori, si riprenda il posto che merita nella vita di tutti. Ci siamo scontrati con il fatto che l’arte non viene considerata come necessaria in questo momento, ma siamo sicuri che è anche grazie ad essa che davvero riusciremo a curare tutte quelle ferite interiori che la pandemia ci lascerà. Siamo fiduciosi, che con le giuste regole, si potrà finalmente tornare a fruire di essa.

Raccontaci un po’ di questo brano, quali sono le tematiche che lo hanno ispirato? 

Sicuramente la tematica principale è quella del viaggio e nello specifico il viaggio in macchina. Ci piace pensare che la macchina sia l’incontro tra un microcosmo e un macrocosmo, è il confine tra tutto ciò che può rappresentare l’interiorità e tutto ciò che è il mondo esterno. In “Lucio.” abbiamo cercato di raccontare proprio queste suggestioni, le luci della città che riflesse nei finestrini si distorcono, i suoni ovattati che ti rapiscono l’orecchio e l’abitacolo che diventa una cassa di risonanza per le nostre emozioni e i nostri ricordi.

Come è stato il lavoro di produzione in questo periodo? Avete dovuto lavorare da remoto? 

In questo periodo il lavoro di produzione del brano è stato molto complesso, soprattutto considerando che era un featuring. Abbiamo lavorato da remoto, con continue chiamate Whatsapp e scambio di progetti. Per fortuna la tecnologia ci è venuta in soccorso, anche se dobbiamo dire che preferiamo sempre il contatto dal vivo. Nel titolo del singolo “Lucio.” abbiamo voluto inserire anche un punto, quasi come un senso liberatorio dopo mesi di lavoro, per dirci “ce l’abbiamo fatta, anche con queste limitazioni siamo riusciti a creare nuova musica”

Questo brano anticipa qualcosa? Uscirà anche un album nel prossimo futuro?

Per ora non si è formata ancora in noi l’idea di un album, quindi pensiamo di continuare ad uscire con singoli. Certamente amiamo il concetto di album, il concetto di più canzoni che riescono a cristallizzare e disegnare da più prospettive quel periodo specifico della tua vita. Quindi per ora no, ma non ce lo precludiamo, anzi.

Cosa possono fare i tuoi ascoltatori per supportarti in questo periodo complicato?

Il primo supporto, anche se può sembrare banale ma per noi è importante, è di scriverci se siamo riusciti a trasferirgli delle emozioni, perché per noi la musica è condivisione, è far risuonare a vicenda le corde interiori. Poi naturalmente anche il passaparola è importante, magari consigliarci a qualche amico. Infine tutte quelle frasi di rito, ma che comunque sono molto utili, cioè seguirci sui nostri profili social e su Spotify.

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