[Photostory] Aghia Sophia Fest: musica e filosofia a due passi dalle nuvole

 

Parole a cura di Maria Teresa Gigliotti
Foto a cura di Sonia Golemme

 

Organizzare un festival in tempi di pandemia è una scommessa, perché sono numerosi gli ostacoli che si oppongono alla buona riuscita. L’associazione culturale “Il filo di Sophia”, nata nel 2008 e che opera sul territorio calabrese promuovendo vari eventi, ha cercato di restituire un po’ di spensieratezza: così è nato l’Aghia Sophia Fest. Due giorni, 24 e 25 luglio, immersi totalmente nella natura, nella cornice dell’Abbazia di Santa Maria di Corazzo a Carlopoli (CZ). Il programma delle due giornate ha visto l’alternarsi di incontri filosofici, concerti, performance teatrali e passeggiate culturali. 

 

Sabato 24 luglio, dopo una visita guidata alla scoperta della storia dell’Abbazia a cura di Claudia Coppola, è stato il turno di Matteo Saudino, in arte Barbasophia e del suo intervento dal titolo “La splendida inutilità della filosofia”. Barbasophia è professore di storia e filosofia presso il liceo “Giordano Bruno” di Torino ed è noto per aver creato un canale YouTube in cui spiega e racconta concetti e storia della filosofia. 

 

Tramontato il sole, sono iniziate le prime performance musicali, a cui si è potuto assistere sdraiati sull’erba, in un’atmosfera intima e suggestiva.

In ordine di apparizione: Prospettive di Gioia Sulla Luna / A R T I C OYosonu

 

 

 

 

 

 

Dopo le 22.30 sale sul palco l’artista più atteso del festival, Motta, per l’unica data calabrese del “Semplice Tour”. Durante il concerto, il cantautore pisano ha proposto al suo pubblico sia brani tratti dai due album “La fine dei vent’anni” (2016) e “Vivere o morire” (2018), sia brani estratti dal suo ultimo progetto discografico “Semplice” (2021). Dal palco, Motta ha più volte ribadito la sua emozione nell’esibirsi nella meravigliosa cornice dell’Abbazia e soprattutto ha fatto trasparire quanto i concerti gli siano mancati nel periodo della chiusura. “Semplice” è un disco pensato per essere suonato dal vivo e Motta e la sua band sono riusciti a trasmetterne tutta la potenza. 

 

Per i più coraggiosi (per il clima freschetto e umido) la serata continua con il dj set di Fabio Nirta.

La seconda giornata dell’Aghia Sophia Fest ha visto come protagonisti gli ideatori del progetto TLON, Maura Gancitano e Andrea Colamedici, che hanno dialogato con il pubblico intorno al tema della “Meraviglia Immaginazione Comunità”. A seguire lo show cooking di L’uomo senza tonno e il dj set di Roberto Vagliolise. La serata si è poi conclusa con la performance teatrale di Babilonia Teatri, a voler sottolineare anche la variegata offerta culturale del festival.

 

Aghia Sophia Fest, nella sua prima edizione, è un festival che ha saputo dimostrare quanto sia importante oggi riappropriarsi di alcuni spazi culturali per instaurare un dialogo con la comunità, necessario per una crescita intellettuale. 

È stato bellissimo, grazie e arrivederci all’anno prossimo!

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