[Live Report] I finalisti di Music for Change “12th Musica contro le mafie Award”: Francesco Lettieri, Sugar, Cubi Rossi e lo showcase di Villazuk

A cura di: Renata Rossi
Foto di Anastasia Mammone

 

COSENZA – Bocs Art – Residenze Artistiche

21 settembre – SECONDA FASE DI MUSIC FOR CHANGE 12TH MUSICA CONTRO LE MAFIE AWARD

Esibizione di tre dei finalisti del 12° premio di Musica: Francesco Lettieri, Sugar, Cubi Rossi

 

Dopo una serie di incontri e dibattiti Musica contro le mafie entra finalmente nel vivo della musica. L’associazione della rete di Libera (associazioni, nomi e numeri contro le mafie) da anni, attraverso la musica, sostiene il suo impegno contro tutte le mafie, e sostiene la giustizia sociale, la legalità, l’uguagliaglianza, la pace.

Gli 8 finalisti del concorso dal 15 settembre hanno avuto la fortuna di poter condividere esperienze di musica e socialità presso i BoCs art di Cosenza, delle vere e proprie residenze artistiche. Sono stati giorni costruttivi, di crescita e di confronto dei giovani artisti con colleghi, coach e tutor, nei quali i musicisti hanno creato brani nuovi, suonato dal vivo e hanno portato sul palco una canzone di Luigi Tenco. Il sodalizio Musica contro le mafie e Club Tenco, come spiegato da Sergio Sacchi, direttore artistico del Club Tenco, ha radici profonde legate innanzitutto dalla comune passione per la musica e per l’ascolto e dall’impegno civile e sociale, dall’attenzione posta ai valori e alla sensibilizzazione.

Ad aprire le danze ci ha pensato Francesco Lettieri, pianista e cantautore, vincitore assoluto di Musicultura 2019 con il brano “La mia nuova età”. Con sentita emozione il giovane cantante ha anche dato una personale interpretazione di “Mi sono innamorato di te”, forse il brano più noto di Tenco e, come spiegato da Francesco, il suo brano preferito da piccolo. L’impronta jazz cantautorale, lo spessore artistico e la profondità dei testi sono emersi totalmente nella esibizione di ieri sera.

Subito dopo è stata la volta di Sugar, giovane artista rap ed educatrice veronese vissuta per un periodo in Francia, esperienza importante che ha segnato la sua vita e che l’ha portata a  scegliere il francese in parte dei suoi brani. La sua musica svela appieno grinta e sensibilità: Hikikomori è un pezzo che brucia, che sputa fuori la personalità dell’artista, il suo desiderio di  libertà e crescita personale. L’altro suo brano è stato accompagnato al pianoforte dallo stesso Lettieri facendo emergere l’amicizia e il sodalizio artistico nato in Calabria. La scelta di portare sul palco Cara maestra di Tenco è dovuto invece alla volontà di denunciare ipocrisie e perbenismi contrari al rispetto della persona e attenti solo alle apparenze.

Gli ultimi finalisti ad esibirsi sono stati una band pop rock pisana, i Cubi Rossi: forte presenza scenica e una cantante dalla voce magnetica, Marina. All’inizio del 2021 rilanciano il loro primo album Camera21 preceduto dai loro singoli: Il processo e Società anormale. Ho capito che ti amo, un’altra poesia d’amore struggente e malinconica, nonché il brano preferito dalla nonna di uno dei musicisti, è il brano di Tenco scelto dalla band. Società Anormale, accompagnato dal battere delle mani del pubblico, chiude l’esibizione.

Domenico Scarcello, cantante dei Villazuk, band della presila cosentina, ha chiuso la serata. Il cantante ha sottolineato la stranezza e l’emozione di un’esibizione in solitaria, senza il rumore e il colore della band al completo. Col cuore in mano ha presentato i suoi brani che trattano temi da sempre cari a musica contro le mafie, come le ingiustizie, il coraggio, la libertà. Ha salutato dal palco il fratello di Peppino Impastato, Giovanni, ospite nel pomeriggio. Ha così introdotto Ricordati sempre, brano nato nel penitenziario di Viale Cosmai a Cosenza che racconta la vita di chi sceglie la malavita anziché la vita. Con Verde sigillo affronta invece con delicatezza il tema della donazione degli organi. Un pensiero è stato poi più volte rivolto al lockdown, a come tutto si sia fermato, almeno per un po’, tranne l’uso ossessivo del web e dei telefonini. Il saluto è stato affidato alla notte col brano Quando tutti dormono e a Fiorecrì, brano storico dei Villazuk, che ha permesso alla band di aggiudicarsi il premio della critica di Amnesty International, ed è stato scelto come “colonna sonora” della manifestazione per il SI al referendum del 2011.

Musica contro le Mafie continua. Dopo l’esibizione di Avincola del 22 settembre stasera tocca a Cristiano Godano, leader dei Marlene Kuntz, far vibrare le carde dei nostri animi.

Non vediamo l’ora!

 

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