A cura di Giuseppe Visco
1. Thank You
2. Consolation Prize
3. Eyes Closed
4. Disintegration
5. Obsession
6. Chase
7. Red Desert
8. Burning Bridges
Uscito il 30 settembre per Fuzz Club, Closure è il quarto album dei The Vacant Lots. La band statunitense è pronta alla consacrazione e con il singolo Thank You ha anticipato l’uscita del loro ultimo lavoro.
Figlio dell’ambiente undergound newyorkese, Closure è il prodotto di anni di ricerca per i The Vacant Lots: post-punk, electro, synth-pop. In soli 23 minuti, le 8 tracce dell’album sono un percorso, in cui la band cerca di portare per mano l’ascoltatore, mostrandogli, minuto dopo minuto, una società che precipita. Come indicato sul loro sito web: “[..] the record packs 8 minimal is maximal salvos into 23 minutes that coalesce into a stun-blast soundtrack for today’s shattered society”. Ed è proprio il panorama di New York preso come emblema di una società in frantumi, dove tutto diviene nulla nella frazione di qualche minuto e viceversa. Closure è un insieme di cose destinate, prima o poi, a finire. Il processo di crescista con l’abbandono di alcuni ideali, l’amore e la fine di una relazione, la distanza che inevitabilmente si accorcia lasciando tracce spurie di ciò che si era all’inizio del percorso. Ma Closure è anche altro, è speranza, è la voglia di ripartire da zero dopo una fragorosa caduta, la voglia di rialzarsi dopo aver perso tutto, è la luce alla fine del tunnel.
La prima cosa che l’ascoltatore percepisce è la sonorità tipica dei Depeche Mode che si stringe con un sound da dancefloor anni 80’. E, se qualcuno avesse ancora bisogno di motivazioni per ascoltare questo album eccovene una: il “Godfather del Punk” Iggy Pop ha mandato in onda il brano Thank You nella puntata del suo show Iggy Confidential a Febbraio.
di +o- POP