[Photostory] Fink live al Garibaldi di Prato

 

Fink live al Garibaldi – 18 Aprile 2023 – Opening Finnegan Tui

Dopo una lunga attesa causa cancellazione delle date previste a maggio 2022, i fan italiani possono finalmente tornare a vedere dal vivo FINK, al secolo Fin Greenall, che è nel nostro paese in versione acustica per 7 date.

L’ultimo album del cantautore, IIUII (R’COUP’D, 2021) è la reinvenzione del classico best of: l’artista ha ri-registrato pezzi scritti nei dieci anni tra il 2006 e il 2016, «l’arco di tempo che va da quando me ne stavo in camera mia all’uscita della prima hit, i palchi dei grandi festival con produzioni importanti e tutto il resto».

Nel 2019, dopo tre anni di tour intensi insieme alla band, Greenall si è imbarcato in un tour solista in acustico che l’ha riportato alla semplicità dei suoi esordi, e lavorare a un album che rispecchiasse questa semplicità gli è sembrato il modo migliore per raccontare la sua storia.

L’uscita è stata anticipata dal primo estratto Warm Shodow (IIUII), la rivisitazione di una delle canzoni d’amore più amate di Fink. «Warm Shadow è stato per anni il brano di apertura perfetto di ogni set – trascinante, ritmato e piacevole – che permette a tutti noi di far cominciare lo spettacolo nel modo giusto. È una di quelle canzoni che possiamo suonare anche nel sonno e non ci stanca mai, la amiamo sempre di più, e nei festival arriva a durare più di 10 minuti!».

IIUII è allo stesso tempo una retrospettiva e un riferimento al presente. Registrare di nuovo certi pezzi con la maturità che Fin e gli altri membri della band hanno acquisito nel tempo in questo caso non significa rimasterizzarli e ripeterli, ma guardare al passato analizzandolo attraverso le esperienze vissute. Questo lavoro ha costituito anche un’occasione per riascoltare i vecchi album apprezzandoli per quello che sono e riservare a ogni canzone la considerazione che merita, al di fuori dei soliti discorsi su quale pezzo funziona meglio sul pubblico.

 

Photostory della data al Garibaldi di Prato a cura di Francesco Luongo