Un tema duro e crudo, quello della tossicodipedenza, viene affrontato nel quinto pezzo dell’album “The Joshua Tree”, “Running to Stand Still” . Nel brano Bono racconta la storia di una coppia di eroinomani di una zona a nord di Dublino, Ballymun, zona difficile e disagiata in cui era diffusa la criminalità e lo spaccio di droga.
Il titolo stesso del brano è molto evocativo e drammatico, e sembra già di per se voler disegnare la vita degli eroinomani che “corrono per restare fermi“, immobili e costretti ad un’esistenza che, come in un vortice, li cattura e non li fa muovere, spingendoli verso la resa e spesso verso la morte. Musicalmente, gli arrangiamenti maestosi, gli orpelli presenti in altri pezzi, l’impeto e la rabbia, qui sembrano quasi volersi fermare un attimo per poter permettere meglio di esprimere ed interiorizzare il dolore. C’è spazio solo per la voce di Bono e per il suono di un’armonica sul finale che somiglia al pianto straziante per una giovane vita spezzata.
Dal vivo il brano è ancora più vivido e vero, Bono riesce a far davvero rivivere tutta la disperazione e l’angoscia che si insinua nell’animo di coloro che cadono nella trappola dell’eroina.