Napoli, serata umida ma tutto sommato mite, ore 21 e 30 circa. Ai tornelli del Duel c’è già tanta folla e la cosa incredibile è che c’è una varietà di gente che lascia positivamente perplessi: dagli hipster ai ‘new normal’.
Forse è vero che Tommaso Paradiso è stato in grado di far apprezzare la sua musica pop ad una fetta di ascoltatori molto ampia e, del resto, la sua musica al sapore anni ’80 fa inevitabilmente tendenza, perchè il vintage, si sa, fa sempre tendenza.
Il tempo di entrare e prendere una birra che parte subito “Fatto di te“. Sala gremita di persone, ragazzi accalcati sotto al palco e ai lati, nei privè, a cantare insieme al Frontman. Lo vedo con il suo cappellino blu e la T-shirt bianca e, districandomi con non poca fatica tra la gente, mi fiondo davanti anche io.
Partono subito dopo “Il tuo maglione mio” e “Disperato“, tra i brani più riusciti e intensi dell’album “Completamente Sold Out“. Parlo di intensità, perchè “intensi” è il primo aggettivo che mi viene in mente quando ascolto i Thegiornalisti.
Non è per tutti saper scrivere storie piene di stati d’animo, tornite di pensieri dettati dall’emozione di un momento e trasmetterle in maniera così efficace e profonda, da provocare in chi ascolta una completa identificazione con esse.
Tommaso ci riesce e lo fa in modo spontaneo, puro, vero, minimale.
Lo fa quando canta le sue canzoni, lo fa quando suona la sua chitarra e mette i brividi quando unisce la sua voce alle note del pianoforte. Così, al momento di “Proteggi questo tuo ragazzo” viene la pelle d’oca, non solo per la bellezza estetica della scena, lui con gli occhi chiusi che suona al pianoforte e chiede protezione dalla sua “testa maledetta”, ma soprattutto per le sonorità delicate, penetranti, calde.
E’ una strana danza tra emozioni e ricordi in cui ognuno di noi, inevitabilmente, si riconosce.
La volta di “Fine dell’estate” è decisiva in questo senso, rievocando la leggerezza delle chiacchiere nei bar, la malinconia di un amore finito male, di un’occasione perduta ed è “tutta tua la colpa, è solo tua” e anche tu lo sai!
Il concerto sembra arrestarsi con “Sold out” ma lo sappiamo tutti che è solo un modo per tenerci ancora lì, in balia di quel palco. Mentre aspettiamo che la band rientri, continuiamo a cantare “Fine dell’estate” in un sol coro, urlando quasi come se fosse uno sfogo, quasi come se ognuno di noi stesse raccontando all’altro la sua storia che, del resto, è la stessa del compagno a fianco.
Tornano sullo stage riaprendo le danze con “Per lei“, a seguire “Promiscuità” che li ha fatti conoscere dal grande pubblico, per poi terminare con “Completamente“, da cui tutti ci siamo lasciati cullare, facendo l’ultimo saluto a Tommaso.
Tirando un po’ le somme, questo live ci ha rapiti completamente, come anche completamente i Thegiornalisti hanno centrato, ancora una volta, il bersaglio, colpendoci tutti in modo impeccabile, trascinandoci con maestria nella loro atmosfera, quella anni ’80 dei film di Verdone, in cui ci si ritrova sempre.
Sono uscita dal locale con la voglia di riascoltare daccapo il disco, alla ricerca di quel rassicurante connubio di cui è intriso, tra leggerezza e malinconia, con in testa il pensiero di Paradiso in un baretto partenopeo by night post concerto, alla ricerca della prossima ispirazione.
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Classe ’92, laureata in giurisprudenza alla Federico II di Napoli.
Ama il diritto, la letteratura, la scrittura, la musica e prova a fare di tutto un po’.