THE FURY FROM THE COAST: l’Hardcore senza fronzoli degli STRAIGHT OPPOSITION

Parole di Alessandro Iantorno (Chosen Few)

HARDCORE. Senza fronzoli, compromessi o vie di mezzo. Quando ascolti THE FURY FROM THE COAST è solo questo quello che arriva alle tue orecchie prima ed alle membra poi.

Gli STRAIGHT OPPOSITION ritornano con un disco in grande stile, sfoderando la miglior forma possibile, che sono sicuro non deluderà neanche i fan più esigenti. Si tratta di 13 pezzi che non danno spazio a nessuna via di mezzo. Questo è l’approccio di chi si accinge ad ascoltare l’album per goderlo sino in fondo. Si sentono fortissime le influenze dell’HC newyorkese, specie di band come gli AGNOSTIC FRONT, I MADBALL, I CRO-MAGS O I SOIA. Ma anche i fan degli SLAPSHOT o dei TERROR non resteranno certamente delusi. Le influenze non si riflettono solo nello stile musicale, ma anche nell’attitudine.

Il disco si apre con l’intro 2017, per poi andare direttamente alla tiratissima WAITING FOR THE BIG WEDNESDAY. GET READY TO ACTION è una chiamata alle armi, in cui risaltano i cori che richiamano l’east-coast e un basso che sembra una vera e propria mitragliatrice. OLD FASCISMO-NEW HABITS rappresenta, secondo me, il brano migliore dell’album non solo dal punto di vista musicale, ma soprattutto del song-writing, perché, in 2 minuti e poco più riesce a ribadire in maniera decisa e ferma che il fascismo è il nemico da combattere, che ancora oggi alberga, anche se in altre forme, nella vita di tutti i giorni, nelle abitudini, nel “non sono razzista ma”, oltre che nella sua violenza vile e vigliacca.

THE FURY FROM THE COAST è l’anthem che descrive in toto la rabbia del combo pescarese. E’ particolarmente evidente quello che, secondo il mio modesto parere agli STRAIGHT esce meglio: l’alternanza tra ritmi serrati e tirati e i mid-tempo.

L’album continua con FEED YOUR DEMON, SO CYNICAL-LAST WINTER, ANGEL FACES STRIKES AGAIN, NOT EVEN A MAN, in cui il tema è sempre lo stesso: un growl mai banale e perfettamente comprensibile che, unito agli strumenti, rappresenta una macchina sonora praticamente perfetta.

VERSE OF ANGER è un pugno nello stomaco, GRAVITY IS MY GOD è forse la canzone più “sperimentale” poiché risente in maniera forte delle influenze street-punk nel senso più classico del termine, e il coro che la contraddistingue ne è un segno evidentissimo e, peraltro, ben riuscito.

L’album si chiude con NON C’è SPAZIO, a voler ribadire che leccaculo, poser o gente simile deve star lontano da questo stile musicale, a voler sottolineare ancora una volta che, l’impronta e l’attitudine degli STRAIGHT OPPOSITION, durante tutto il corso della loro carriera non ha mai fatto passi indietro, o dato spazio a ripensamenti, e incoerenze.

Gli STRAIGHT OPPOSITION sono una band da supportare assolutamente. Se ancora chi legge non l’avesse fatto, consiglio assolutamente di assistere ad un loro concerto, perché è lì, nella dimensione live, tra pogo, mosh-pit e sudore, che si coglie la vera essenza del quartetto pescarese.

A me non resta che dirvi…

Continuate così!

 

 

 

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