A cura di Renata Rossi
Avevamo un po’ dimenticato i Lali Puna, dopo l’ultimo loro album “Our Invention” risalente al 2010, ben sette anni fa.
Invece no, la band tedesca è tornata a settembre col quinto album in studio, “Two Windows”, pubblicato per Morr Music.
La formazione vede però un componente in meno, Markus Acher, uno dei membri fondatori, uscito dalla band dopo la fine della sua relazione sentimentale con Valerie Trebeljahr, cantante dei Lali Puna.
Per Valerie è stato necessario prendersi una lunga pausa dalla musica e dalla band per potersi concentrare su se stessa e sulla propria vita.
Oggi però l’album c’è, dodici brani confezionati negli ultimi due anni da lei insieme agli altri vecchi componenti della band: Christian Heiß e Christoph Brandner. Importanti sono anche le collaborazioni con artisti del calibro di Jimi Tamborello (Dntel), Keith Tenniswood (Radioactive Man) e Mary Lattimore.
Il risultato è 12 pezzi elettronici in bilico tra dance, pop e techno. Atmosfere malinconiche pervase da suoni dolci e insieme energici ipnotizzano l’ascoltatore grazie a loop ossessivi, trance elettronica e la voce di Valerie.
Sicuramente “Two windows” ha alle spalle anche una buona produzione capace di valorizzare in pieno la figura della Trebeljahr : esile e forte insieme, emozionante e ammaliante. È proprio la voce della cantante il vero punto di forza del gruppo: il modo in cui riesce a modularla in sibili e sussurri riempie il suono anche quando è meno martellante e pieno (“Bony Fish feat Lattimore”) e rende “meno sintetica” e più suadente la dance elettronica in brani come la titletrack. Altro pezzo davvero piacevole è “Deep Dream”, pop elettronico sognante e psichedelico, languido al punto giusto.
L’intero disco possiede la giusta forza, una capacità non comune di seduzione e magnetismo tale che, una volta iniziato l’ascolto difficilmente ci si riesce a fermare ai primi brani senza proseguire fino all’ultima nota.
Bentornati Lali Puna!
di +o- POP
