Più o Meno Natale, 15 Dicembre: Justice – Woman

A cura di Paolo Cunico

Durante l’anno ci siamo occupati molto poco di recensire dischi al di fuori di quelli nostrani e non volevamo chiudere il 2017 così. Vogliamo quindi proporvi una sorta di calendario dell’avvento dove ogni giorno vi regaliamo una breve recensione di un disco straniero uscito quest’anno descrivendo anche a chi potreste regalarlo.
Questa non vuole essere una classifica e non vuole nemmeno essere un’opera omnia su quanto uscito quest’anno, sono solo un po’ dischi che ci sono piaciuti e che vogliamo condividere con voi!

15 Dicembre: Justice – Woman

  1. Safe and Sound
  2. Pleasure
  3. Alakazam!
  4. Fire
  5. Stop
  6. Chorus (feat Morgan Phalen)
  7. Randy
  8. Heavy metal
  9. Love S.O.S. (feat Morgan Phalen)
  10. Close call

Nonostante sia uscito nel novembre del 2016, dopo cinque anni di lunga attesa, ho comunque deciso di parlarvi di Woman, perché non volevo togliermi il piacere di scrivere qualcosa su un disco dei Justice. Seguendo la strada aperta con Audio Video Disco, il duo francese ammorbidisce i suoni a favore di un suono più sensuale ed attraente. Se difatti il disco d’esordio era un concentrato di cattiveria e potenza,  nei due seguenti lavori i Justice hanno convogliato la loro energia in pezzi meno violenti, ma molto più sexy.

I cinque anni d’attesa si fanno sentire tutti quando ascolto per la prima volta Safe and Sound perché, appena entra il basso slappato, mi scateno in un’esultanza che manco un ultras allo stadio: i Justice sono tornati. Si percepisce da subito il loro caratteristico tocco rock che si unisce però a qualcosa di inedito, l’uso degli archi che rende la canzone più gloriosa, imponente.

Lo sfarzo, musicalmente parlando, è una componente che accompagna il terzo lavoro del duo francese nella sua interezza: fra archi e coretti, come in Pleasure le canzoni sono una splendida sinfonia di suoni ideali da ascoltare sia mentre si balla che quando si sta fermi, sempre se ci riuscite. In realtà sotto a questo vestito sfarzoso, l’ossatura delle canzoni è essenziale, ed è proprio qui che il genio dei Justice colpisce ancora, perché è proprio l’ossatura a rendere le canzoni estremamente orecchiabili e ballabili. Se Luigi XIV, il re sole, fosse ancora seduto sul trono di Francia , immerso nella sua opulenza, di certo sceglierebbe i Justice  come musica per festeggiare il capodanno.

Perché questo è un disco adatto a tutti i gusti, dai più ai meno esigenti, conquista con la sua essenzialità e con la sua opulenza sonora, perfetto per essere ascoltato e ballato con chiunque ed in qualsiasi maniera.

 

Un regalo perfetto per…

Avete ancora qualche amico che non condivide la vostra passione per il “rumore” (che equivale a rock e simili)? L’amico nostalgico delle serate in disco a 16 anni, che ascolta solo quello che gli propinano le radio in palestra? Fate un’opera di bene, questo Natale regalategli Woman, gli aprirete un nuovo mondo.

Informazioni su Paolo Cunico 71 articoli
Nato sotto la stella dei Radiohead e di mani pulite in una provincia dove qualcuno sostiene di essere stato, in una vita passata, una motosega.