#piuomenointerviste: un “microfono” per le novità – ASTRAL FIRE

A cura di Simona Luchini

Una fotografa curiosa decide di incontrare artisti emergenti e talentuosi cui porre 10 domande per conoscere meglio ogni volta una band diversa: questo è #piuomenointerviste: un “microfono” per le novità

 

Gli Astral Fire, band power metal toscana, sono: Maurizio Bergamini (Vocals), Niccolò Carpentieri (Guitar), Gianni Calonaci (Guitar), Giuseppe Vitale (Bass), Tiziano Valentini (Drums)

 

Quando nasce il vostro gruppo e a cosa si deve il suo nome?

Gli Astral Fire nascono ufficialmente all’ inizio del 2015 quando si forma la prima formazione completa. Il nome risale in realtà a 2/3 anni prima da un’ idea del chitarrista Niccolò che lo usava per firmare i pezzi che scriveva in attesa di una band. L’ immagine del “fuoco astrale” rappresenta una metafora dell’ ispirazione o dell’ arte stessa.

 

Una parola che caratterizzi ognuna delle tracce del vostro album

Omen Of Unknown: “oscuro”. L’ intro del nostro Ep è volutamente estraneo alle sonorità power metal, essendo caratterizzato da un’ atmosfera grave, cadenzata e oscura propria di generi come il thrash metal. Il motivo di questa scelta è la volontà di creare un prodotto completo musicalmente e a livello di atmosfera, non limitandosi quindi solo al power/heavy metal.
Oversoul: “cavalcata”. Questo è il primo pezzo della band, composto ancor prima che gli Astral Fire nascessero. È un pezzo veloce e melodico ispirato al power teutonico, di cui amiamo il ritornello per la sua epicità e la struttura dei soli per il gioco di ripartenze.
Back To Life: “classic”. È il pezzo heavy oriented dell’ Ep che garantisce sempre un’ ottima risposta live. Nella sua semplicità, è un pezzo che ci divertiamo sempre molto ad eseguire.
Hills Of Destruction: “treno”. Hills è il pezzo più aggressivo dell’ Ep. Altro pezzo che risale a prima della formazione della band, vuole essere l’ unione della melodia presente sul ritornello e sui soli e dell’ asprezza sulla strofa e del riff iniziale.
Defy The Lights: “completezza”. Questo è il brano di più tarda composizione ed è il più completo e vario a livello musicale fra quelli presentati nel demo. Presenta una intro in pulito tratta dall’ elaborazione del tema del ritornello che vuole, come per l’ intro, aggiungere un’ atmosfera al lotto.

La canzone che amate di più del vostro album.

Il pezzo che ci soddisfa maggiormente è la title track, Defy the Lights, proprio per la completezza di cui parlavamo. È il brano che riteniamo più maturo e anche dal vivo è sempre molto divertente da eseguire! È la perfetta conclusione per l’ Ep e per i nostri live.

 

Come definite la vostra musica e quali sono gli artisti che vi ispirano di più?

La musica proposta nell’ Ep è composta prevalentemente da un power metal classico ispirato a gruppi come Helloween, Gamma Ray ed Edguy. La direzione che stiamo prendendo invece ci sta portando ad assumere sempre più inflienze derivanti dal Death e dal Thrash Metal, grazie a gruppi come Death e Megadeth. Nel disco a cui stiamo lavorando saranno presenti influenze anche provenienti dai Pantera e esterne al metal, in particolare dal jazz, dal blues e dalla musica colta per quanto riguarda le armonie ricercate.

 

Cosa pensate del panorama musicale attuale?

La scena metal underground ultimamente produce ottime band che producono ottimi lavori in tutti i sottogeneri del metal. A livello qualitativo crediamo che l’ Italia non abbia davvero da invidiare nulla a nessuno. Il sistema in cui tutto questo si sviluppa è però corrotto e pilotato da abitudini che non fanno bene alla musica e al quale le band devono bene o male attenersi. Si continua a non riconoscere il giusto merito alle band e al lavoro che portano avanti. Suonare dal vivo è difficile e spesso ci si trova a far fronte a situazioni, condizioni e trattamenti paradossali che si accettano finchè si tratta di date vicino casa, perchè l’ alternativa è non suonare. Esistono anche realtà e spazi in cui fortunatamente tutto è più limpido. Si cerca di star fuori il più possibile da questi sistemi. Alla fine la cosa più importante rimane la musica ed è un peccato che quella meritevole venga sorpassata da quella di chi ha più risorse a disposizione.

 

Se poteste viaggiare nel tempo dove vorreste andare?

Sicuramente l’ inizio degli anni 90 sarebbe un bel periodo da vivere per quanto riguarda la possibilità di vedere grandi band che non possono più esibirsi e a cui siamo molto legati come Pantera, Death e Nevermore. Anche il periodo degli anni 70/80 ci permetterebbe di vedere gruppi come Queen, Deep Purple, Genesis, gli Zeppelin.. Tutte band a cui dobbiamo davvero tanto. Sarebbe interessante anche fare un salto nel futuro, magari fra 50 anni, per vedere dove porterà la situazione che sta vivendo la musica attualmente e dove si focalizzerà l’ attenzione del pubblico. L’ uomo-ascia Gianni vorrebbe vivere i suoi 20 anni negli anni ‘70 per la scena rock e metal all’apice, Senna e motori con 1400 cavalli in F1, Lancia Delta nei Rally, praticamente il paradiso!

 

Se poteste scegliere di collaborare con un particolare artista internazionale, chi sarebbe e perché?

Considerando che il nostro primo gruppo di riferimento, almeno per la nostra primissima fase produttiva, sono stati gli Helloween, ci piacerebbe collaborare con artisti come Kai Hansen o Micheal Kiske, che sono tra i nostri miti d’ infanzia. Ci sono tanti altri artisti che ammiriamo, chiaramente, sia stranieri che italiani. Del panorama nostrano ammiriamo band come Trick or Treat e DGM (fra i tanti) e per noi sarebbe un piacere collaborare con dei loro componenti!

 

Una domanda che faccio sempre agli artisti in promozione: perché una persona dovrebbe ascoltare il vostro disco?

Il nostro Ep ha l’ obiettivo di rappresentare un biglietto da visita per poter suonare quanto più possibile dal vivo. Non ha ambizioni di mostrare una produzione perfetta, è totalmente autoprodotto e fatto in casa, ma contiene dei pezzi schietti che speriamo possano essere gradevoli agli amanti di un po’ tutti i sottogeneri del metal. Inoltre, è integralmente disponibile su Youtube. L’ ascolto è quindi gratuito. Non richiediamo niente in cambio se non 20 minuti di attenzione! Tanto vale provare!

 

Quali sono gli obiettivi che vi siete prefissati per il futuro?

Il principale nostro obiettivo per il futuro è la pubblicazione del nostro primo LP di cui abbiamo già iniziato la scrittura e in cui stiamo mettendo davvero tante energie ed idee. Inoltre stiamo lavorando ad una riedizione dell’ ep con nuove registrazioni per mettere in risalto elementi che abbiamo curato poco e che crediamo meritino maggior rilievo a livello di produzione, come ad esempio alcune parti di chitarra e le voci. Parallelamente alla fase di scrittura abbiamo in programma di portare avanti la fase live, che in fondo è la cosa che ci diverte maggiormente, anche se a volte, come dicevamo, è difficile affrontarla dignitosamente.

 

Cosa avete in mente per il futuro? Tour, concerti.. dateci tutte le info per potervi seguire!
Forse avremo modo di uscire dalla Toscana sempre in marzo per qualche data verso Roma. Abbiamo in serbo delle idee per dei video a supporto di brani dell’ ep per quando avremo terminato la nuova versione in studio. In ogni caso, potete seguirci su Facebook e Youtube!

Leggi anche: Raw Power @ No Cage + Mars Era – Meanwhile in Tuscany – Astral Fire – 17-2-2017

 

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