Superman e pirati partigiani: il veliero di Tommaso Primo è pronto a salpare!

A cura di: Fiorella Todisco

 

 

È uscito l’8 giugno il nuovo disco del cantautore napoletano, classe 90′, che, sin dagli esordi, ha riscosso enormi successi… e non solo in terra partenopea.
Tommaso Primo con il suo “3103” ci trascina, letteralmente, in un esodo immaginario, raccontandoci la preparazione del viaggio e l’esperienza astrale verso luogo sconosciuti.
Il ritmo si staglia tra sound e talkin’ ed è proprio su questa scia che abbiamo fatto due chiacchiere con lui per scoprire qualcosa in più.

 

Ciao Tomma’, innanzi tutto come stai? So che l’uscita del nuovo disco ti ha tenuto super impegnato! Aspettavamo tutti questo album con un sacco di aspettative e, ti dirò, siamo stati appieno soddisfatti. Sai, la prima volta che ti ho visto ero da Peppe Spritz a Piazza Bellini e tu parlavi e salutavi tutti come se fossi un nostro consueto compagno di bevute. Mi colpirono molto la tua semplicità e, soprattutto, la tua simpatia.. Ma, a parte il tuo essere “Tommaso”, quando è affiorato il tuo lato artistico-musicale? C’è un episodio o, magari, qualcuno che ti ha accostato a questo mondo?
Ti ringrazio per aver ascoltato il mio “3103”. E’ un figlio a cui voglio particolarmente bene e che ho difeso da tutto e da tutti data la sua natura un po’ ribelle. Per quanto riguarda il mio modo di essere, è vero sono uno che si ferma a parlare con chiunque ma non per ostentare umiltà più che altro perché sono curioso e innamorato dell’Umanità. Ognuno di noi è un microcosmo è ha dentro sé l’infinito, mi piace dunque cercare nei meandri dell’anima per scoprire, diciamo così, se c’è vita su altri pianeti.
Ho scelto di fare l’artista nella vita quando ho capito che raccontare era diventata un’esigenza a cui dedicare gran parte del mio tempo.

Addentrandoci un po’ in “3103”, leggendo anche i testi di tutti i brani, abbiamo capito che si riferisse ad una data futuristica. Seguendoti, poi, anche sui social abbiamo letto che questo nuovo album ha come scopo, tra gli altri, quello di muovere critiche sia sociali che politiche. Non starò qui a chiederti cosa ne pensi del governo che si è appena insediato, né di dati ISTAT, però mi domando… Tommaso, in qualità di cittadino prima e di artista poi, è soddisfatto di quello che gli ha offerto il suo paese sino a questo momento?
Viviamo nell’epoca dell’osannazione del nulla, dell’imbambolimento delle masse, dei cervelli spenti e del disprezzo degli ultimi. Stiamo subendo un processo d’imposizione del pensiero e mettiamo il successo individuale sopra ogni altra cosa (“Ego ha travolto Ecos, molesta idea di felicità”) perché consideriamo il riscatto materiale e personale l’unica fonte di benessere, annullando ogni minimo residuo di idea di comunità. Ci sono marche ovunque anche dove non dovrebbero esserci e stiamo consegnando il mondo nelle mani di pochi che prenderanno scelte al posto nostro. Per quanto riguarda l’Italia, sta raccogliendo i frutti marci di vent’anni di regime berlusconiano che ha addormentato con i suoi media una parte della popolazione, regna la guerra dei poveri e ci affidiamo al primo eroe che promette giustizia senza capire che l’unica via di salvezza è quella di RESTARE UMANI.

 

..la salvezza è una sola: o si fa coesione, benché ci sia una parte dell’umanità che ancora non comprende la sua superficialità, oppure avremo bisogno sempre di qualcuno che prenda il potere. Io penso che il presupposto per la democrazia sia la coscienza.

 

“3103”, probabilmente, segna il tuo passaggio in nuovo mood artistico: sembri molto più proiettato al dialogo, al ragionamento con gli ascoltatori su tematiche di non poca rilevanza. Come sei cambiato dal tempo di “Gioia” e “Posillipo interno 3”?
Si! Sono cresciuto e non mi va di comportarmi come quegli artisti che a trent’anni (anche se io ne ho ancora ventisette) parlano e si comportano come ragazzini per piacere ai ragazzini.

Ti va di raccontarci un po’ del filo rosso che lega tutte le tracce di questo album? Da cosa hai tratto ispirazione.. nel senso, come è nata l’idea di questo nuovo particolare progetto musicale?
E’ un disco che avevo in mente da tanto tempo ma l’input principale l’ho avuto quando ho letto che a Marzo 2016 eravamo già nelle riserve alimentari del 2017. Ci sono due mostri invisibili che minacciano l’umanità: il consumismo sfrenato e il disastro ambientale. Da li ho incominciato a ragionare sul fatto che entrambi sono figli della mancanza di consapevolezza degli uomini e ho iniziato a scrivere, scrivere, scrivere….

In “Big Bang” dipingi l’uomo come misura di tutte le cose dell’Universo ed esorti a guardare nei meandri di noi stessi per trovare la Verità. Bellissimo messaggio, ma tu lo hai fatto o, meglio, lo stai facendo? Hai trovato la tua dimensione?
Sono alla ricerca ma lontano dall’equilibrio anni luce. Navigo in balia del tormento e dell’eversione che ogni tanto fa capolino nella mia testa e mi dice di andare “in direzione ostinata e contraria”. Certo, navigare contro vento è faticoso ma porta su isole straordinarie….

Prima “Fate, sirene e samurai”, adesso pianeti futuristici, superman, cavalieri dello zodiaco ed astri salvifici… ammettilo: sei un po’ nerd?
Sono un appassionato di manga e anime giapponesi, di letteratura sud americana, musica tropicalista e serie televisive. Non solo sono un po’ Nerd ma credo che questa filosofia salverà il mondo !

Ora che ti salutiamo, facendoti prima un grandissimo in bocca al lupo per “3103”, ti possiamo chiedere quando avremo la possibilità di ascoltarti live, appuntamenti di presentazione del disco a parte?
Sui miei profili Facebook, Instagram e Facebook aggiorniamo sempre le date. Sarà un live particolare…

 

 

TRACKLIST:
01 – ALPHA CENTAURI 081
02 – LA LEGGENDA DEL SUPERMAN NAPOLETANO
03 – GODZILLA
04 – KABUL
05 – BIG BANG
06 – CASSIOPEA
07 – ZOMBIE VS ALIEN
08 – VIA LATTEA
09 – HOLA MADRE NATURA
10 – MAGELLANO ASTROBOAT

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