A cura di Marlene Chiti
GENIUS LOCI
OPERA DI SANTA CROCE
FIRENZE 20/09/2018
In questo fine Settembre gravido d’eventi l’Estate Fiorentina ripropone per il secondo anno Genius Loci, iniziativa volta a valorizzare e a far conoscere il Complesso Monumentale di Santa Croce, aprendolo per alcuni giorni ad incontri letterari, set musicali e iniziative artistiche varie.
Noi abbiamo preso parte alle iniziative della giornata d’apertura, giovedì 20 settembre, scegliendo alcune fra quelle a tema musicale, ospitate nel Chiostro del Brunelleschi.
Apriamo col live di Erica Mou, giovane cantautrice che alle spalle ha già un’esperienza sanremese e parecchi album, l’ultimo Bandiere sulla Luna datato 2017, e i cui brani sono stati scelti per le colonne sonore di diversi film meritandole anche una candidatura ai David di Donatello. La cantante offre un live intimo, incentrato su un repertorio strettamente cantautorale con uno stile interpretativo che a tratti ricorda molto quello di Cristina Donà peraltro evocata e ringraziata a fine concerto dalla stessa Mou. Particolarmente apprezzata dal pubblico è stata la scelta di cantare, durante il cambio palco, un pezzo finale solo voce e chitarra, senza amplificazione, per sfruttare la naturale musicalità del luogo.
L’evento successivo è una conversazione/presentazione letteraria a due voci fra Paolo Giordano, autore del noto romanzo La solitudine dei numeri primi, e Manuel Agnelli, leader e cantante degli Afterhours. Giordano presenta stralci del suo ultimo romanzo Divorare il cielo pubblicato da Einaudi nel 2018 e invita l’amico Agnelli a fornire un commento musicale che accompagni le tematiche del
romanzo, incentrato sul ricordo delle esperienze formanti della giovinezza di un gruppo di quattro ragazzi e sulla necessità di trovare uno scopo all’esistenza. Lo stesso Giordano ha scelto i brani che il musicista esegue – “Come un jukebox” – scherza Agnelli.
La conversazione spazia dai ricordi della giovinezza, dei luoghi vissuti e del rapporto dell’artista con questi, dal senso del divenire adulti al rapporto fra musica e letteratura fino al quesito su come si può sopravvivere al punk – “Non sopravvivi”- commenta Agnelli – ” proteggi il ricordo dentro di te ma diventi qualche altra cosa”. Nel fluire di chiacchiere e letture s’inseriscono prima una riuscitissima versione chitarra e voce di Quello che non c’è, poi Musa di Nessuno, canzone che parla di
aborto e vividamente raccontata come legata ad uno degli episodi essenziali del romanzo, e Padania. Terzo evento e clou della serata è il live di Cristina Donà accompagnata dallo storico collaboratore Saverio Lanza e dal coro Animae Voces.
L’apertura del set spetta al coro e la Donà entra dopo pochi minuti per eseguire una versione spettrale di Tregua, seguita da Goccia e Più Forte del Fuoco, riarrangiate per l’inserimento di Animae Voces, e da una versione scarnificata per piano e voce de Il Senso delle Cose, che rimarrà il punto più alto dell’intera serata. Seguono Senza Parole, Invisibile e Triathlon, alla fine di cui il coro esce e lascia la scena ai soli Lanza e Donà per delle esecuzioni grintose di Stelle Buone e Ho sempre Me. Come usuale da un po’ di tempo a questa parte, la chiusura in grande stile spetta alla splendida Universo.
Nel complesso Genius Loci ci è parsa un’iniziativa di valore che permette di fruire di preziosi luoghi d’arte e di storia attraverso modalità insolite restituendo un senso di meraviglia e il piacere dell’immersione nella bellezza.
di +o- POP